Mentre a Bari, dopo la notte di Halloween e i diversi attacchi ai bus, Amtab sta facendo la conta dei danni, via social stanno spuntando video e immagini di gruppi di giovani che potrebbero essere i responsabili degli atti vandalici. Su Tiktok, social che ormai spopola tra i giovanissimi, è possibile infatti trovare alcuni video di gruppi di ragazzi incappucciati, vestiti di nero, che taggano il luogo in cui si trovano (quasi sempre rione Libertà o quartiere Libertà) e che si riprendono mentre colpiscono i bus con pietre o uova, o condividono insieme alle loro immagini gli articoli dei giornali locali che parlano di quelle che forse vedono come “bravate”.
I social
In quanto condiviso via social non sembra in alcun modo esserci la consapevolezza del gesto fatto, poiché l’impressione che emerge vedendo i video è solo quella di ragazzini che credono di scherzare, senza comprendere la gravità delle proprie azioni.
I sindacati
«Avevamo preannunciato con largo anticipo ciò che poi è successo – dichiara Gaetano Minunno, segretario Faisa Cisal Puglia -. È una storia che si ripete tutti gli anni e di certo non è isolata alla sola notte di Halloween. I sassi, i pali di ferro, gli oggetti di metallo, ogni cosa viene lanciata contro i bus e viene fatto con l’intento di fare male».
Minunno è molto critico con questi giovani e sottolinea apertamente che non si può più parlare di scherzi e bravate: «Queste persone sono dei delinquenti e vanno trattate come tali». Mentre sul fatto che via social siano comparsi questi video che, in qualche modo, rischiano anche di ritorcersi contro chi li ha fatti per le azioni che ha compiuto, aggiunge: «Questi soggetti devono essere individuati tramite i video che hanno pubblicato e puniti. Sono stupidi a tal punto da non pensare che attraverso i video si può risalire alla loro identità, oppure sono più che certi che non gli accadrà nulla». Ma la preoccupazione dei sindacati va oltre gli episodi di questi giorni. «Speriamo sempre che San Nicola vegli sugli autisti, ma non si deve aspettare la tragedia per intervenire. Le istituzioni sanno tutto, sono sempre state informate, tocca a loro intervenire in modo risolutivo», conclude Minunno.
La situazione, infatti, è preoccupante. Basti pensare che gli episodi di Halloween sono solo gli ultimi in ordine di tempo. Ma in soli due giorni sono stati ben quattro gli autobus colpiti con pietre e uova. In tutti e quattro i casi i finestrini dei mezzi sono andati in frantumi, e solo per un caso fortuito nessuno si è fatto male né tra gli autisti, né tra i passeggeri a bordo. Basti pensare che in uno degli episodi avvenuti la notte del 31 ottobre, il vetro andato in frantumi sulla parte laterale del mezzo era in corrispondenza di una persona seduta sul sedile che si trova da quel lato, e solo la fortuna ha fatto evitare il peggio.
I precedenti
Prima di Halloween erano stati diversi, negli ultimi mesi, gli episodi che avevano visto ignoti colpire i bus. Non possiamo di certo poi dimenticare il gruppo di giovani che al quartiere San Paolo per diverse settimane ha creato il caos a bordo dei mezzi, salendo sui bus solo ed esclusivamente per dare fastidio sia ai passeggeri che agli autisti. Ricordiamo al riguardo la denuncia di una ragazza, importunata a bordo da un gruppo di ragazzini, senza che nessuno intervenisse in suo aiuto. Come dichiarato da diversi esponenti politici cittadini, nell’esprimere solidarietà agli autisti, è giunto il momento di comprendere in che modo garantire la sicurezza ai lavoratori dell’azienda del trasporto pubblico cittadino, oltre che ai passeggeri.
Come dichiarato da uno degli autisti, vittima di un attacco a colpi di pietre qualche settimana fa: «Noi andiamo a lavorare per “portare il pane a casa” e vogliamo tornare integri dalle nostre famiglie che ci aspettano a casa. Abbiamo bisogno di lavorare con serenità».
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