La raccolta differenziata non parte: a Bari due punti persi

La raccolta differenziata non parte: a Bari due punti persi
di Elga MONTANI
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Sabato 6 Novembre 2021, 18:02 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 11:34

La città di Bari non brilla nella raccolta differenziata, stando a quanto emerge dai dati comunicati da Legambiente che ha premiato, anche quest'anno, i Comuni Ricicloni. Tra i Comuni capoluoghi di provincia, in Puglia, fanno peggio della nostra città solo Trani, Taranto e Foggia. Bari con il suo 41,4% di raccolta differenziata registrato nel 2020 si piazza al quinto posto. Ma il dato più preoccupante è legato alla differenza con la percentuale registrata lo scorso anno, che era pari al 43,1%.

Le percentuali della differenziata


In un anno si sono persi circa due punti percentuali. Forse anche a causa del Covid e dell'aumento dell'asporto dai locali. Per aumentare le percentuali sarebbe importantissimo partire con il servizio di raccolta differenziata porta a porta anche nei quartieri in cui al momento non è presente (ricordiamo che il servizio funziona nei quartieri di Santo Spirito, Palese, Catino, San Pio, Fesca, San Girolamo, San Cataldo, Villaggio del Lavoratore, Stanic, e una porzione del San Paolo). Anche se, come sottolineato dal presidente Amiu, Sabino Persichella, la raccolta differenziata porta a porta deve essere solo il primo passo nell'educazione e sensibilizzazione della cittadinanza, e oltre alle percentuali di differenziata bisognerebbe considerare anche le percentuali di rifiuti poi effettivamente riciclati.
Al momento, comunque, la possibilità di estendere il porta a porta è ancora ferma al palo, dato che per poter far partire il nuovo servizio è necessario ulteriore personale che l'azienda deve reperire tramite concorso.

La pandemia blocca il concorso


A causa del Covid, il concorso è rimasto bloccato da decreto del Governo, e a breve dovrebbe essere reso pubblico. In attesa del bando e della partenza del porta a porta nei quartieri mancanti, l'amministrazione comunale sta lavorando per incrementare le percentuali di differenziata attraverso delle attività mirate, che possano aiutare a recuperare ciò che può far aumentare, anche di poco, le cifre di raccolta. «Siamo in attesa che parta il concorso di Amiu per estendere il porta a porta nelle altre zone della città sottolinea l'assessore all'ambiente, Pietro Petruzzelli nel frattempo abbiamo deciso, insieme all'azienda, di mettere in piedi diverse attività per incrementare la raccolta differenziata in città. Il porta a porta è ovviamente il sistema che fa schizzare le percentuali, ma non possiamo stare fermi ad aspettare». Una delle azioni previste riguarda la volontà di incrementare la raccolta di rifiuto organico all'interno dei mercati rionali. Raccogliere di più e meglio l'organico dei mercatali aiuterebbe di sicuro a rendere più alte le percentuali di rifiuti differenziati in città. Per questo motivo si sta mettendo in atto un'azione mirata a recuperare questo tipo di rifiuto. Inoltre, si sta ragionando sulla possibilità di sfruttare le polveri provenienti dallo spazzamento meccanizzato con le spazzatrici. Tali rifiuti possono essere portati a recupero, e non in discarica, al punto che potrebbero far recuperare almeno un punto percentuale.
«Questo intervento sottolinea l'assessore può essere effettuato portando tali rifiuti in determinati impianti».

La raccolta cartoni dalle attività commerciali

Partirà, inoltre, un nuovo sistema di raccolta dei cartoni dalle attività commerciali, con un ritiro a domicilio di cui sono in discussione in questi giorni gli ultimi dettagli sulle modalità specifiche. Questo servizio non riguarderà comunque solo le zone del centro, ma anche altre vie della città, distribuite in tutta Bari, in cui ci sia una concentrazione di negozi. Obiettivo, recuperare una quantità maggiore di cartone laddove ce n'è la possibilità, azione che permetterà di aumentare, anche se non di molto, le percentuali di differenziata. Fondamentale, comunque anche proseguire nelle attività di sensibilizzazione ai cittadini, che dovrebbero essere i primi fautori della raccolta differenziata. In quest'ultima attività si stanno rivelando fondamentali le associazioni di cittadini volontari, che organizzano in modo periodico attività di clean up, attraverso le quali insegnano non solo a ben differenziare, ma fanno vedere quanto le nostre azioni possono incidere sull'ambiente in cui viviamo.
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