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L'atto
«Con il presente Protocollo – si legge nell’atto che dovrà essere firmato da tutti gli enti coinvolti - si intende avviare un rapporto di collaborazione istituzionale finalizzato a realizzare le condizioni necessarie per assicurare rapidità ed efficacia nel perseguimento dell’obiettivo strategico condiviso: un progetto di riqualificazione del compendio demaniale dell’ex caserma Magrone». Secondo quanto previsto nell’accordo un lotto del compendio, da definire tra le parti, sarà destinato a rafforzare le infrastrutture del Politecnico di Bari per fornire adeguati spazi di aggregazione, oltre che potenziare i laboratori di ricerca; un lotto sarà destinato al soddisfacimento dei fabbisogni logistici delle amministrazioni dello Stato, mediante l’allocazione di funzioni statali all’interno del compendio; un lotto destinato a residenze e alloggi universitari.
L’Agenzia del Demanio «si impegna - si legge ancora nel testo del protocollo - quindi a consegnare il compendio, ai sensi della normativa vigente, al Politecnico di Bari, che potrà condividere l’utilizzo di porzioni degli immobili anche ad altri soggetti, pubblici e privati sulla base di opportuni accordi di collaborazione per attività di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico.
Il parco dell'innovazione
L’ex caserma Magrone diventerà quindi un parco dell’Innovazione, con laboratori già finanziati in ambito Pnrr, un campus diffuso, moderno, attrezzato e all’avanguardia, in grado di attrarre un’ampia comunità di respiro internazionale. Il progetto iniziale prevederebbe un finanziamento di circa 90 milioni di euro.
La superficie interessata sarà di circa 100mila metri quadri, tra l’Executive center e l’attuale Campus. Il Comune ha posto una unica “richiesta” al Politecnico: la realizzazione di zone a verde. Seguendo lo stesso principio del Parco della Giustizia dove su 15 ettari ben 10 sono stati destinati a verde.