Bari, alla convention Pd è il giorno di Leccese: presente anche Laforgia

Vito Leccese Antonio Decaro e Michele Laforgia
Vito Leccese Antonio Decaro e Michele Laforgia
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Domenica 25 Febbraio 2024, 15:14 - Ultimo aggiornamento: 15:15

“Sono al servizio della coalizione, delle forze politiche che compongono il tavolo del centrosinistra. Sarà questo a definire le regle di questo grande momento di partecipazione popolare”. Lo ha detto Vito Leccese, candidato sindaco a Bari del Pd per le amministrative di giugno, a margine della convention 'Andiamo' in corso nel capoluogo pugliese. Leccese ha risposto così a chi gli chiedeva se il Pd sarebbe disponibile a rivedere le regole delle primarie, come invoca l'altro candidato, il penalista Michele Laforgia che era presente. “Chi vince le primarie – ha aggiunto - diventa sindaco di Bari”. Leccese ha aggiunto che “le regole non compete a me definirle, sarà il tavolo a deciderle. Sono sicuro che il giorno delle primarie rappresenterà un grande momento di festa popolare della democrazia e della libertà di partecipazione in questa città”.

I civici e le forze centriste

“I civici e le forze centriste che ringrazio, perché ho visto che sono presenti anche oggi a questa convention, fanno parte integrante del tavolo del centrosinistra e con loro costruiremo un'ipotesi di governo della città, al di là di chi uscirà vincitore dalla partecipazione popolare delle primarie o unitarie, che dir si voglia”.  Leccese ha risposto così a chi gli chiedeva come intenda convincere i civici. “Oggi – ha aggiunto - il Pd ha organizzato questo momento di festa e grande partecipazione per presentare la mia candidatura”. Leccese ha aggiunto che “oggi inizia questa avventura, questa campagna per le primarie, una campagna che riguarda tutto il popolo del centrosinistra, la grande comunità progressista, civica, ambientalista e pacifista”. 

Decaro: Bari è dei baresi

“Troveremo il passo giusto per non lasciare questa città al centrodestra che pensa, con i leader di Roma, di venire qui a comandare, come le se la città fosse terra di conquista. Bari è dei baresi e nessuno la può conquistare”. Lo ha detto il sindaco di Bari Antonio Decaro, durante la convention 'Andiamo' nel capoluogo pugliese per presentare Vito Leccese, candidato sindaco a Bari del Pd per le amministrative di giugno. Rivolgendosi dal palco a Leccese e all'altro candidato del centrosinistra, Michele Laforgia, Decaro ha aggiunto che “avere saputo fare ricorso alle primarie non come strumento per dividerci ma per unirci”. Decaro ha spiegato che di lasciare la città “con la coscienza a posto, perché tutto quello che ho fatto l'ho fatto nell'interesse della città.

Non ho bisogno di riconoscenza, mi bastano gli abbracci e le strette di mano dei cittadini che incontro per strada. Sono un patrimonio e noi dobbiamo esserne i custodi”.

Decaro: "Michele emiliano per me rappresenta la città"

“Michele (Emiliano, ndr), per me rappresenta la città, questa città. Michele è la città che mi ha accompagnato, che mi ha insegnato a fare prima l'assessore e poi il sindaco. E' il mio fratello maggiore e lo sarà sempre, con tutti i pregi e difetti dei fratelli maggiori che a volte diventano un muro, ma quasi sempre sono un'ancora solida alla quale aggrapparsi quando c'è una tempesta”, ha continuato il sindaco di Bari. Parlando di Leccese, Decaro ha detto che “per me è stato un maestro di politica, diplomazia, di buone maniere e questo per vent'anni quando ancora facevo l'assessore al Traffico”. Rivolgendosi a Leccese, Decaro ha ricordato “la tua autorevolezza granitica nei consessi nazionali e internazionali, i tanti eventi che ci sono stati in città – gli ha detto - sono stati merito tuo”. Decaro ha evidenziato “ta tua passione civile, le tue battaglie ambientali e per i diritti civili, il tuo entusiasmo contagioso e la tua simpatia”. 

“E' una giornata importante per noi e per la nostra comunità. La città in questi anni  è diventa sempre più orgogliosa, vuole continuare a crescere, a guardare con fiducia al futuro e non ci avrebbe capito se non fossimo andati uniti”, ha detto poi a margine.  “Questa città – ha aggiunto Decaro - ha fiducia in questa comunità politica e amministrativa perché negli anni questa città non l'abbiamo mai tradita. Andremo ancora una volta unita, le primarie saranno un primo passaggio, sapremo trovare il passo giusto per camminare tutti insieme, uniti, e migliorare le condizioni di vita della città”.

“Io devo continuare a fare il sindaco, ho preso un impegno con i miei cittadini e lo manterrò fino alla fine, come sto dimostrando in questi giorni. Quindi – ha sottolineato Decaro - continuerò a fare il sindaco fino alla fine e affiderò la città nelle mani giuste, facendo anche la campagna elettorale in città”. Decaro ha evidenziato che “se questa comunità politica mi chiederà di continuare il mio percorso politico ci penserò, a breve ci sono le consultazioni europee e credo sia importante per il nostro Paese avere un Sud con la testa alta in Europa, dove si decide ormai tutto”. “L'Europa del manifesto di Ventotene – ha detto Decaro - che rispetta i diritti di tutti, anche il diritto di manifestare. Quello che è successo in questi giorni a Firenze e Pisa ci fa capire che i manganelli non sono mai la soluzione”. Pensando al suo futuro, Decaro ha poi scherzato: “Io poi faccio sempre l'ingegnere all'Anas, quindi ho la possibilità di tornare al mio lavoro”.

Emiliano: "Emozionato e felice perché siamo riusciti a tenere unita la nostra comunità"

“Sono emozionato e felice perché siamo riusciti a tenere uniti la nostra comunità. Sono vent'anni che ci siamo presi la responsabilità di cambiare questa città, ci siamo riusciti ma non siamo soddisfatti”, ha detto poi il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “Vogliamo andare avanti – ha aggiunto - vogliamo fare di più, vogliamo fare di questa città e di questa regione un punto di riferimento dell'Italia e soprattutto del Mezzogiorno”. “Siamo i più bravi del Sud – ha detto Emiliano - e dobbiamo dare una mano a tutti”.

“La vittoria di Bari è centrale in questa vicenda di riscatto morale di ciascuno di noi, nessuno più si vergogna di dire sono di Bari o sono pugliese. E questo è un grandissimo risultato al quale Vito Leccese ha dato tutto di sé”. Emiliano ha ricordato che “vent'anni fa era un uomo politico in grande spolvero, di grande evidenza, ha fatto battaglie ambientaliste e non solo di grande importanza” poi “ha fatto un passo al lato, si è messo al mio fianco, non mi ha lasciato mai per dieci anni e neanche in questi anni in Regione”. Emiliano ha detto che Leccese “ha continuato nell'ombra a dare una mano a me, ad Antonio (Decaro, ndr). Ha competenza, visione, garbo, gentilezza e tutte le cose che servono per proseguire questa strada”. “Quanto i cittadini vedono la sinistra vera la votano, quando non è un incrocio di ego, di tatticismi e di finte amicizie”. Rivolgendosi dalla platea a Leccese, e al penalista e altro candidato del centrosinistra Michele Laforgia presente in sala, Emiliano ha aggiunto che “la vera forza di questa comunità è l'amicizia che ci lega, che ci lascia sempre uniti nel compito di far prevalere i diritti, la libertà di lottare contro gli autoritarismi che sono dietro la porta”. “I fascismi – ha detto Emiliano - non fanno più le marce su Roma, si muovono in modo diverso, ma arrivano alle stesse conseguenze”, perché “è più forte di loro, è un meccanismo psichiatrico che tende a rassicurarli quando cambiano l'ordine dei valori”. Parlando delle primarie, Emiliano ha detto che “devono essere un'occasione di confronto fra idee, che consenta alla nostra comunità di mantenere la responsabilità che abbiamo preso venti anni fa”. E, quanto al centrodestra, “gli faremo sudare sette camicie – ha promesso - perché quello che abbiamo costruito non è da poco”.

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