Urbanistica, l’affondo di Decaro: «Scelte anche contro pezzi importanti di città»

Urbanistica, l’affondo di Decaro: «Scelte anche contro pezzi importanti di città»
di ​Samantha DELL’EDERA
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Lunedì 28 Agosto 2023, 22:16 - Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 14:03

«Ci siamo messi anche contro pezzi importanti dell’economia della città. Abbiamo cercato di proteggerla questa città». Il sindaco Antonio Decaro è intervenuto ieri nel dibattito in Consiglio comunale sulla delibera di approvazione del piano particolareggiato di Palese-Macchie. Rispondendo ai consiglieri di centrodestra che l’hanno accusato di non aver portato avanti il Pug, il primo cittadino ha deciso di parlare del suo ruolo da “assessore all’Urbanistica” illustrando tutti i passi compiuti dalla sua amministrazione nel settore.

L'intervento del primo cittadino


«Non è la prima volta che affrontiamo un piano particolareggiato – spiega Decaro - noi abbiamo fatto tanti progetti, come Costa sud, come i waterfront: sono tutte anticipazioni del Pug.

L’Urbanistica l’ho voluta tenere per me per concretizzare i piani particolareggiati che sono in piedi da 39 - 44 anni. Il piano di Torre a Mare è iniziato con De Lucia, qui a Macchie siamo dovuti intervenire sugli impatti con le altezze minime previste dal piano di voli di Aeroporti di Puglia». Decaro ha ricordato che la sua amministrazione è sempre stata contraria agli accordi di programma. «Questa forse è la prima amministrazione che fino ad ora non ha fatto un accordo di programma in variante allo strumento urbanistico, per scelta politica. La scelta di concentrarci sulle attività ordinarie e sui piani particolareggiati».

Il primo cittadino ha poi ricordato la modifica che la sua amministrazione ha portato avanti sul piano casa. «Noi abbiamo messo un freno – ribadisce - quanti Comuni lo hanno fatto? Anche quelli che si professano più ambientalisti? Noi ci siamo messi contro pezzi importanti della economia della città: togliendo le aree industriali, togliendo le aree artigianali, impedendo di fare sulle aree a servizio di residenza la monetizzazione, imponendo a chi realizza un piano casa non di monetizzare ma di mettere a disposizione nello stesso quartiere un’area di pari superficie. Quanti hanno cambiato la legge regionale che prevede in alcune aree che si poteva costruire senza indennizzare con servizi alla residenza? Noi abbiamo avuto la forza di venire in aula e di bloccare quel piano casa che era impattante per la città di Bari: 600mila metri cubi che arrivavano sulla città, tutti per residenze e senza aree di servizio per la residenza. Noi quella norma sul piano casa l’abbiamo modificata, abbiamo cercato di proteggere la nostra città». 

Le opere in programma


Decaro elenca poi gli interventi in programma come quelli di Costa Sud. «Con Costa Sud si svuotano buona parte delle aree – ha continuato - la volumetria è ridotta del 50 per cento: faremo perequazioni, non vogliamo impattare negativamente su chi paga tasse, ma dobbiamo tenere conto prima di tutto dello sviluppo ordinato della città e poi degli interessi economici di chi aveva suoli edificabili. Non necessariamente facendo costruire vicino alla costa o alla lama». 
«I cittadini – aggiunge poi ironicamente - non stanno aspettando il pug, si ribellano per le strade scassate dagli altri enti che non ripristinano dopo i lavori dei sottoservizi, non di certo per il Pug». Fa infine un passaggio contro la decisione del Governo di spostare fondi Pnrr su opere già cantierizzate. 
Durante la discussione sul piano particolareggiato (passato con 24 voti a favore e uno astenuto – Italo carelli dei Cinque Stelle) non sono mancati gli attacchi del centrodestra. «Il centrosinistra – hanno tuonato i consiglieri di Fratelli d’Italia, Michele Picaro e Antonio Ciaula – non è riuscito a portare il Pug in aula che avrebbe dato l’opportunità a chi voleva investire nella città di avere una visione di quello che poteva essere il futuro e capire quale sarebbero state le opportunità».
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