PARIGI - Musulmano come i suoi assassini. Ahmed Merabet, 42 anni, aveva scelto l'integrazione ed era diventato poliziotto. Il braccio però che ha brandito l'arma che lo ha ucciso era di un fratello musulmano, dello stesso terrorista che aveva cercato di fermare.
L'orrore della strage al giornale francese Charlie Hebdo è riassunto in quel fotogramma in cui Ahmed Merabet, membro della brigata Vtt del commissariato del XIesimo arrondissement di Parigi, è a terra e alza le braccia come per chiedere pietà. Qualche secondo più tardi viene giustiziato in strada dai terroristi che hanno decimato la redazione del settimanale satirico.
Ahmed era nato a Livry, nella regione dell’Île-de-France, era un agente di quartiere e si spostava in bicicletta. Perfettamente integrato nella società come Mustapha Ourrad, il correttore di bozze, anche lui vittima degli attentatori.