Naufragio Cutro, Piantedosi: «Sos alle 4 del mattino, poi la virata fatale. Governo impedisce soccorsi? Solo falsità»

Al via nell'Aula della Camera l'informativa urgente del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi sul naufragio di migranti in Calabria

Migranti, Piantedosi: «Vicini alle famiglie del naufragio di Cutro». Il bilancio (non ancora definitivo) parla di 72, di cui 28 minori
Migranti, Piantedosi: «Vicini alle famiglie del naufragio di Cutro». Il bilancio (non ancora definitivo) parla di 72, di cui 28 minori
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Martedì 7 Marzo 2023, 15:47

Al via nell'Aula della Camera l'informativa urgente del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi sul naufragio di migranti in Calabria.

Proprio per interrompere la «tragica sequenza» di morti in mare, «sul presupposto che la causa principale, immediata e diretta sia costituita dalle reti criminali dedite al favoreggiamento dell'immigrazione irregolare e che la causa profonda risieda nei persistenti e crescenti squilibri tra Nord e Sud del mondo, questo Governo ha finalmente riportato il tema migratorio al centro dell'agenda politica, in modo trasversale rispetto a tutte le dimensioni lungo le quali si esplica la sua azione: a livello nazionale; sul piano europeo; con i Paesi di transito e partenza dei flussi». Così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, nella sua informativa alla Camera sui fatti di Cutro.

Il bilancio

Il ministro dell'Interno prosegue: «Voglio rinnovare prima di tutto il cordoglio, mio personale e di tutto il Governo, per le vittime di questo ennesimo, tragico, naufragio e la vicinanza alle loro famiglie e ai superstiti». 
 



Il bilancio «non è ancora definitivo», ma «gli aggiornamenti giunti dalla Prefettura di Crotone portano il numero delle vittime a 72, di cui 28 minori, mentre i superstiti sono 80. Di questi, 54 sono accolti nel locale Centro di accoglienza richiedenti asilo, 12 nel Sistema Sai a Crotone, 8 sono ricoverati in ospedale, 2 minori non accompagnati sono stati collocati nelle strutture dedicate e 3 soggetti, presumibilmente gli scafisti, sono stati arrestati». Spiega Matteo Piantedosi, nella sua informativa alla Camera sui fatti di Cutroche poi dice: «Sono in corso le ricerche di un quarto scafista e non si escludono sviluppi nelle prossime ore. Sostenere che i soccorsi sarebbero stati condizionati o addirittura impediti dal Governo costituisce una grave
falsità che offende, soprattutto, l'onore e la professionalità deinostri operatori impegnati quotidianamente in mare, in scenari particolarmente difficili»

 



«Appresa la notizia del naufragio, mi sono immediatamente recato a Cutro per testimoniare, a nome del Governo, il cordoglio per le vittime e la vicinanza ai superstiti, nonché alle Amministrazioni locali. Anche in questa sede desidero rivolgere una parola di profonda gratitudine alla Calabria che, da sempre, accoglie con solidarietà e generosità i tanti migranti che sbarcano sulle sue coste e che affronta questa tragedia con compostezza e dignità non comuni».
 

Standing ovation dei deputati del centrodestra al termine della informativa del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi nell'Aula della Camera sul naufragio dei migranti.

Mentre tutti i deputati di maggioranza hanno battuto le mani in piedi, quelli di opposizione son rimasti immobili.


Intorno alle 4 di domenica «sull'utenza di emergenza 112 giunge una richiesta di soccorso telefonico da un numero internazionale che veniva geolocalizzato dall'operatore della Centrale operativa del Comando provinciale dei Carabinieri di Crotone e comunicato, con le coordinate geografiche, alla Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Crotone. E' questo il momento preciso in cui, per la prima volta, si concretizza l'esigenza di soccorso per le autorità italiane», sottolinea Matteo Piantedosi.


Nei momenti immediatamente precedenti al naufragio la navigazione «era proseguita fino alle 3.50, allorquando, a circa 200 metri dalla costa, erano stati avvistati dalla barca dei lampeggianti provenienti dalla spiaggia e a quel punto gli scafisti, temendo la presenza delle forze dell'ordine lungo la costa, effettuano una brusca virata nel tentativo di cambiare direzione per allontanarsi dal quel tratto di mare. In quel frangente, la barca, trovandosi molto vicino alla costa ed in mezzo ad onde alte, urta, con ogni probabilità, il basso fondale (una secca) e per effetto della rottura della parte inferiore dello scafo, comincia ad imbarcare acqua». Così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, nella sua informativa alla Camera sui fatti di Cutro.

 

«Va precisato che gli elementi acquisiti dai superstiti, pur restando indicativi del quadro generale
dell'evento, richiedono ancora ulteriori accertamenti per la messa a fuoco degli aspetti di dettaglio», specifica Piantedosi che aggiunge «La segnalazione Frontex circa l'imbarcazione non rappresentava una situazione di pericolo» e «non c'erano state chiamate di soccorso di nessun genere».
 

Il ministro dell'Interno: «Permettetemi di precisare che trovo incomprensibile aver messo in connessione il cosiddetto «decreto ong» con il naufragio di Cutro perché, in primo luogo, né nello Jonio né lungo la cosiddetta rotta turca hanno mai operato navi di organizzazioni non governative e, poi, perché le regole introdotte con il citato provvedimento partono dal presupposto che prima di tutto devono essere sempre assicurati il soccorso e l'assistenza dei migranti a tutela della loro incolumità.Evidenzio che il quadro normativo nazionale, peraltro sottoposto a vincoli di natura internazionale con specifico riguardo alla materia del soccorso in mare, non è assolutamente stato modificato dall'attuale Governo. Peraltro, le modalità tecnico-operative dei salvataggi non possono essere in alcun modo sottoposte a condizionamenti di natura politica o a interventi esterni alla catena di comando».

I numeri sui salvataggi e la lotta agli scafisti

Il ministro dell'Interno Piantedosi: «Dal 22 ottobre 2022 al 27 febbraio 2023, le nostre Autorità hanno gestito 407 eventi Sar, mettendo in salvo 24.601 persone. Nello stesso periodo, nel corso di 300 operazioni di polizia per il contrasto dell'immigrazione illegale, la sola Guardia di Finanza ha tratto in salvo 11.888 persone. Per un totale, tra Sar e law enforcement, di 36.489 persone salvate. Dunque, dati alla mano, è del tutto infondato che le missioni di law enforcement non siano in grado di effettuare anche salvataggi». 

Alla gravità della condotta criminale degli scafisti «facevo riferimento quando, con commozione, sdegno e rabbia e negli occhi l'immagine straziante di tutte quelle vittime innocenti, ho fatto appello affinché la vita delle persone non finisca più nelle mani di ignobili delinquenti, in nessun modo volendo colpevolizzare le vittime. Mi dispiace profondamente che il senso delle mie parole sia stato diversamente interpretato. La sensibilità e i principi di umana solidarietà che hanno ispirato la mia vita personale, sono stati il faro, negli oltre trent'anni al servizio delle istituzioni e dei cittadini, di ogni mia azione e decisione», spiega Matteo Piantedosi.

Il governo Meloni è impegnato a «favorire l'immigrazione regolare in modo da renderla proficua sia per i migranti sia per il sistema produttivo nazionale e la società italiana». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, nella sua informativa alla Camera sulla tragedia di Cutro. «Abbiamo intenzione di proseguire in questa direzione, rafforzandone gli strumenti e semplificando gli aspetti procedurali - continua -. Sul versante umanitario, continueremo e potenzieremo anche le iniziative in atto relative ai corridoi d'ingresso umanitario, alle evacuazioni umanitarie e ai programmi di reinsediamento, che hanno sempre visto l'Italia in prima fila nella tutela delle persone vulnerabili. Il governo, sin dal suo insediamento, ha intensificato i corridoi migratori legali, portando in Italia 617 persone, un numero mai registrato in un così breve lasso di tempo».



 

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