Una festa chiude la stagione crocieristica 2023. Costa: «Taranto ai livelli di Bari»

La nave Costa Pacifica in un momento della suggestiva cerimonia di ieri sera
La nave Costa Pacifica in un momento della suggestiva cerimonia di ieri sera
di Domenico PALMIOTTI
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Domenica 1 Ottobre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 2 Ottobre, 08:42

La musica e le luci irrompono di botto sulla banchina del San Cataldo del porto che le sette di sera sono passate da una manciata di minuti. È il saluto alla stagione croceristica 2023 che volge al termine e a Costa Crociere col suo penultimo scalo a Taranto con la Costa Pacifica. 

I numeri da capogiro


Ma il botto il porto lo fa soprattutto con i numeri: a ieri, erano 120mila i passeggeri di tutte le compagnie transitati dall’avvio della stagione. Cresceranno ancora perché ci sono altri approdi da registrare, ma intanto sono già cresciuti rispetto al numero globale del 2022, quando transitarono 108.810 passeggeri. Il dato più sorprendente, però, è che, col fatto che Costa ha assegnato a Taranto il ruolo di porto di imbarco e sbarco per i suoi clienti, ad ogni toccata della Pacifica ci sono stati 2mila passeggeri che hanno cominciato qui il loro viaggio e altrettanti che lo hanno terminato.

I numeri dell’home port sono quelli che decretano il successo della stagione. Infatti sono stati 14.285 i passeggeri nel primo semestre, il 728 per cento in più rispetto all’analogo periodo del 2022, 19.632 a luglio, il 1.139 per cento di aumento sul 2022, e 15.931 ad agosto, il 591 per cento d’incremento. Numeri che hanno sorpreso anche Costa, al suo debutto a Taranto. 

La risposta positiva dell'home port


«La stagione è andata molto bene, oltre le aspettative - dichiara a Quotidiano Teo Titi, agente di Costa per la Puglia - e sin dal primo scalo a giugno. Per aspettative, intendo quelle relative ai numeri di imbarcanti e sbarcanti. C’era un punto interrogativo su questo. Tanti pensavano che Taranto non tirasse. Invece, abbiamo fatto gli stessi numeri di Bari, 2mila persone a scalo, e questo ha ovviamente contribuito a convincere Costa a riconfermare per il 2024». Taranto era una new entry per Costa Crociere con la differenza, inoltre, aggiunge Titi, «che Taranto non ha un aeroporto vicino come Bari. Taranto, poi, non aveva la struttura ma è stata realizzata ed è servita tantissimo a gestire 2mila persone ad approdo. Molti pensavano che, proprio per questo, Taranto non avrebbe dato buoni risultati, invece ce l’ha fatta. Grazie anche all’Autorità portuale che si è data un gran da fare». 
«Tra Taranto e Bari, Costa è andata molto bene in questa stagione - afferma Titi, che annuncia il probabile arrivo di Fascinosa per l’anno prossimo - e sono andate bene non solo le crociere. Perché ho visto i feedback dei passeggeri in quanto ci sono dei report che fanno, e su Taranto e sulle escursioni da Taranto sono tutto positivi. La media è molto alta». 

Gli obiettivi del 2024


«Abbiamo anticipato la cerimonia per salutare Costa Crociere che con i suoi numeri e la sua presenza ha reso possibile un’ulteriore annata positiva per il porto di Taranto - dichiara il presidente dell’Authority, Sergio Prete -. La cosa più importante non è solo l’aspetto numerico ma anche la diversificazione dei servizi offerti. Costa ha scelto Taranto come porto di imbarco e sbarco e per noi è stata un’esperienza forte ma positiva nel gestire ogni sabato, tra sbarco e imbarco, circa 4mila passeggeri, più quelli in transito, con numeri che sfioravano i 6mila ogni sabato. Devo ringraziare Taranto Cruise Port e tutte le pubbliche amministrazioni che operano nel porto, la città di Taranto e le altre amministrazioni che hanno contribuito con le escursioni”. Anche per Prete l’essere porto di imbarco e sbarco “è stata la novità che ha dato buoni risultati e che offre ulteriori possibilità di sviluppo. Rispetto all’esperienza di quest’anno, ora ci siederemo per migliorare e alzare l’asticella».
«L’anno prossimo - aggiunge Prete - si presenta meglio in termini di numeri di navi. Probabilmente Costa farà un paio di toccate in meno, ma confidiamo di crescere ulteriormente e soprattutto di consolidare la presenza nel settore ampliando l’offerta. Sicuramente avremo l’ormeggio anche sul lato di levante del molo San Cataldo, confidiamo di ultimare il Falanto e di trovare con Taranto Cruise Port la definizione e l’individuazione di un terminal che possa considerarsi definitivo. Inoltre, l’anno prossimo siamo a nove diverse compagnie e c’è il ritorno di Tui. Questo è importante per l’eterogeneità dei croceristi e per il tam-tam che fanno sulla città. La gestione dell’imbarco e sbarco consente infatti di avere anche un soggiorno a Taranto. Stiamo poi cercando di intercettare un segmento di navi più piccole ma con clienti alto-spendenti - rileva Prete a proposito della Ritz- Carlton nel 2024 - e stiamo valutando di attrezzare una specifica area perché questi armatori vogliono avere aree più riservate». 

La festa


La cerimonia al molo San Cataldo è durata mezz’ora. Tanta musica, fasci luminosi che irradiano di colori la fiancata della nave creando degli effetti, le luci dei cellulari accese dai passeggeri a bordo in segno di saluto, e poi l’inno alla gioia, l’inno europeo, quello nazionale, e i giochi d’acqua dei rimorchiatori. Le ultime immagini: la Pacifica che s’illumina, aziona le sirene di bordo e alle 19.30 lascia pian piano la banchina. 

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