Taranto, uccide la moglie con un coltello e tenta il suicidio. Piantonato in ospedale

Taranto, uccide la moglie con un coltello e tenta il suicidio. Piantonato in ospedale
di Nazareno DINOI
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Venerdì 23 Luglio 2021, 08:38 - Ultimo aggiornamento: 15:02

Uccide la moglie con un coltello poi tenta di togliersi la vita. Ora è piantonato in ospedale.

La storia

Lui 75 anni, lei 71. Una vita vissuta insieme. La moglie è morta massacrata dal marito a colpi di coltello, lui che ha tentato di uccidersi a sua volta, è ricoverato in ospedale e non ha ancora spiegato a nessuno l'origine del gesto. Un dramma familiare ancora tutto da spiegare con l'unica certezza dell'ennesimo femminicidio che allunga il tragico elenco delle donne ammazzate dall'uomo con cui vivono o hanno vissuto sino a poco prima di una fine così tragica. È successo ieri sera intorno alla 19,30 alla periferia di Taranto, sulla strada che collega la città al borgo di Talsano. L'orrore in un modesto appartamento di via Boiardo, località Salinella.
Tra quelle mura è esplosa la follia omicida dell'uomo, Cosimo Marseglia che con un coltello da cucina ha ucciso la moglie, Maria Greco, straziandole il corpo con numerosi fendenti. Subito dopo, con la stessa arma, avrebbe tentato di togliersi la vita non riuscendoci. Soccorso dal personale del 118, il pensionato è stato trasportato con codice rosso all'ospedale Santissima Annunziata dove è ricoverato.

Il ritrovamento

Il primo ad entrare in casa trovandosi di fronte l’inimmaginabile, è stato il figlio della coppia che non sentendo i genitori rispondere alle chiamate telefoniche, era andato a scoprire il motivo del silenzio. Entrato in casa ha trovato prima il padre, ancora vivo, disteso nell’ingresso in una pozza di sangue. La madre era invece nella camera da letto, il corpo esanime era adagiato sul letto.È stato il figlio in preda al panico a chiamare il 118 e i carabinieri. Il 75enne aveva delle ferite da taglio all’inguine con fuoriuscita di sangue. La donna era stata invece ferita mortalmente con dei fendenti su tutta la parte anteriore del tronco. 
Secondo il medico legale la morte per dissanguamento si sarà fatta attendere diversi minuti. In un disimpegno tra l’ingresso e la stanza da letto è stato trovato un coltello intriso di sangue, sicuramente quello utilizzato per uccidere e tentare di uccidersi. Si tratta di un coltello da cucina a punta, di media grandezza. 

Video

La scena del delitto


Sul posto sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale si Taranto che hanno isolato la zona cristallizzando la scena del crimine che agli occhi dei primi soccorritori si è presentata come la sequenza di un film, con il corpo della donna immerso nel suo stesso sangue e l'uomo ferito che farfugliava qualcosa. Inutile ogni tentativo di rianimare la vittima che sarà morta in poco tempo per la copiosa emorragia provocata dai tagli.
Il presunto femminicida, che è stato caricato in ambulanza e portato d'urgenza in ospedale, non corre pericolo di vita. È piantonato dagli inquirenti in attesa degli esiti finali degli accertamenti di polizia giudiziaria ai fini della compiuta ricostruzione della vicenda.

Il magistrato di turno, Enrico Bruschi si è recato anche lui sul posto accompagnato dai carabinieri.

Le indagini


I militari hanno raccolto la testimonianza dei vicini sconvolti dalla terribile notizia. La casa degli anziani coniugi si trova in un piccolo agglomerato alla periferia del paese attaccata ad altre abitazioni, forse occupate da parenti. Impossibile non aver sentito le urla della donna e qualcuno ha già raccontato dei particolari che potranno dipanare le ombre.
Per gli inquirenti è ancora troppo presto per dare un quadro esatto al fatto di sangue. Azzardato, al momento, ipotizzare il movente che ha portato ad armare la mano dell'uomo che ha infierito con ferocia sul corpo della donna con la quale ha passato un lungo periodo della sua vita. Difficile comunque attribuire un gesto simile soltanto alla pazzia. Forse un dramma familiare di difficile interpretazione, meno probabile, vista l'età dei protagonisti, ma non è possibile neanche escluderlo, il movente passionale o la gelosia, oppure dissapori tra i due. Questo toccherà scoprirlo all'attività investigativa dei carabinieri che raccogliendo il racconto dei parenti e dei vicini si saranno fatti già un'idea. Molto si potrà sapere, comunque, quando il pubblico ministero Bruschi con gli investigatori dell'Arma e la presenza di un avvocato difensore, potranno finalmente interrogare il presunto femminicida.
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