«Ex Upim alla Lidl, scelta sbagliata»

«Ex Upim alla Lidl, scelta sbagliata»
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Sabato 4 Marzo 2017, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 13:45
Fa discutere la notizia dell’arrivo del supermercato Lidl nella struttura che un tempo ospitava l’Upim, poi entrata nella proprietà Amat. Fortemente contraria a questa svolta si dichiara Confcommercio che in una nota ha avuto parole di fuoco contro la scelta della municipalizzata.
«È persa ogni speranza - - spiega Confcommercio - di veder atterrare nell’area di via Cesare Battisti un attrattore di valenza strategica per il rilancio del tessuto socio-economico del quartiere. L’ennesimo supermercato andrà ad occupare gli ampi locali dell’ex Upim in piazza Ramellini, con buona soddisfazione dell’Amat, proprietaria dell’immobile, interessata esclusivamente a risolvere i propri problemi di cassa. Un obiettivo economico al quale sono assecondate tutte le politiche dell’azienda municipalizzata, che da anni – attraverso la gestione dei parcheggi pubblici - incassa danaro senza poi investire nulla sul territorio e senza dare risposte ai bisogni della città».
Secondo Confcommercio «Gli alti costi di adeguamento alle normative vigenti sarebbero il motivo per il quale l’Amat avrebbe dirottato la funzione d’uso sulla destinazione commerciale, facendo mettere a bando il fitto di oltre 8 mila metri quadri. Un noto discount (Lidl, appunto - ndr) occuperà una parte di questa metratura, il piano terra ed il primo piano: ciò comporterà un ulteriore appesantimento del traffico della zona, già soffocato su via Cesare Battisti dall’incolonnamento lento delle auto e dalla carenza di parcheggi. Inoltre, alle spalle dell’immobile vi è il mercato Fadini, già penalizzato dalla penuria di parcheggi, come evidenziato in un incontro degli operatori con il sindaco ed il vice sindaco nel febbraio del 2016, conclusosi con la promessa di avviare i lavori di ampliamento dell’ex area Arena Artiglieria entro 30 giorni, e cioè entro marzo del 2016».
 
Lidl si è impegnato a realizzare un piccolo parcheggio per 30 posti auto, «ma ovviamente ciò servirà a mala pena a servire la clientela del supermercato; non metterà infatti a disposizione del quartiere nuovi posti auto come invece dichiarato, attraverso una propria nota stampa, dall’Amat. Dunque, non solo si sottrae alla zona una importante funzione di servizio, ma addirittura si andrà a peggiorare l’esistente. Si sarebbe potuto almeno puntare su un attrattore economico-culturale leggero (una libreria, un luogo di aggregazione, un’ area fitness, del tempo libero) che desse risposte ai bisogni socio- economici dell’area urbana. Confcommercio Taranto vigilerà sulla compatibilità urbanistica e commerciale della nuova struttura, dichiarando sin da ora che si opporrà a qualsiasi comportamento non a norma».
Perplessità anche dal Tavolo del Fare (Confesercenti, Cna, Confartigianato, Unsic e Upalap): «Un luogo che si riqualifica e si sottrae all’abbandono, all’incuria o all’inciviltà è sempre una buona notizia e non sfugge a chi come noi rappresenta il mondo del commercio e dell’artigianato, l’intento dell’Amat di cancellare una voce di costo passivo come l’ex Upim dai propri conti». Per le associazioni il tema non è «Lidl sì o Lidl no, quanto l’urgenza di un progetto di riqualificazione urbana e commerciale dell’intera città. Confesercenti, Cna, Confartigianato, Unsic e Upalap «vigileranno sulla regolarità del bando e delle prescrizioni relative all’assegnazione del contenitore dell’ex Upim».
 
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