​Ex Ilva, le associazioni dell'indotto: «Stop a oltranza le attività. Bisogna tutelare i crediti»

La sospensione dalle 6 del 18 gennaio

Ex Ilva, le associazioni dell'indotto: «Stop a oltranza le attività. Bisogna tutelare i crediti»
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Mercoledì 17 Gennaio 2024, 18:34

Ex Ilva, le associazioni dell'indotto fermano le attività. Saranno «garantite solo le prestazioni di sicurezza degli impianti». Le associazioni Aigi (a cui aderisce l'80% delle imprese dell'indotto ex Ilva), Casartigiani e Confapi Industria annunciano «la sospensione ad oltranza di tutte le attività lavorative svolte dalle proprie associate all'interno dello stabilimento siderurgico di Taranto» a partire dalle ore 6 di domani - 18 gennaio - non avendo avuto rassicurazioni sulla tutela dei crediti vantati nei confronti di Acciaierie d'Italia. Precisano che «per senso di responsabilità verso i lavoratori, la cittadinanza ed il territorio», saranno garantite «esclusivamente le prestazioni attinenti la sicurezza degli impianti».

Fino a quando?

 La ripresa "delle prestazioni - spiegano inoltre Aigi, Casartigiani e Confapi Industria - potrà essere presa in considerazione esclusivamente a fronte della messa in sicurezza di tutti i crediti maturati al 31 dicembre 2023 e dell'istituzione di un tavolo permanente sul futuro dello stabilimento e sulle sorti dell'economia dell'intera città".

Le tre associazioni rilevano che "la trattativa socio pubblico-socio privato si è avviata verso un nulla di fatto" ed "è quasi certo il ricorso all' amministrazione straordinaria come strumento alternativo al mancato accordo tra i soci". Allo stato attuale, riferiscono, "ammontano a 120 milioni i crediti che le imprese vantano nei confronti di AdI per fatture emesse e non incassate al 31 dicembre scorso, crediti che sarebbero resi carta straccia dalla procedura di amministrazione straordinaria come avvenne nel 2015 quando l'indotto perse 150 milioni a fronte del medesimo provvedimento". L'ulteriore mobilitazione, concludono si rende necessaria, in quanto "sono risultati vani i tentativi di interlocuzione con il Governo e le reiterate richieste di istituire un tavolo permanente su ex Ilva che potesse mettere in sicurezza il credito e la stessa sopravvivenza delle imprese dell'indotto oltre il futuro in chiave green dello stabilimento e l'economia della intera provincia di Taranto". 

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