Guidare in città, a Taranto, adesso, non sarà più la stessa cosa. In molte strade del centro e delle periferie, infatti, non si potranno superare i trenta chilometri orari, rivoluzionando per buona parte la mobilità a Taranto.
Più lenti, ma più sicuri. Almeno in teoria, perché per applicarla alla pratica dovrebbero cambiare abitudini e comportamenti di chi si mette al volante e di chi viaggia su moto di grossa cilindrata e scooter, e questa è la vera sfida.
La Zona 30
Ci si infilerà nel traffico quotidiano praticamente col freno a mano tirato, e accelerare sarà quasi impossibile. Con l’entrata in vigore dell’ordinanza dirigenziale 457 dell’1 settembre, l’amministrazione comunale ha previsto la creazione di nuove “zone 30” (dove si circola a una velocità massima di 30 e non di 50 chilometri orari) in alcune aree dei quartieri Borgo, Tre Carrare e Salinella (l’elenco è riportato in altro articolo). La novità avvicina Taranto alle città europee e italiane più attente a promuovere la mobilità sostenibile e migliorare la sicurezza della circolazione. In questo modo, nelle intenzioni di Palazzo di città, si favorisce l’impiego di veicoli a basso impatto ambientale, agevolando l’utilizzo di monopattini e biciclette, più idonei a garantire il distanziamento tra persone previsto dalle misure anticontagio imposte dall’ emergenza Covid.
Il piano
Il provvedimento, introdotto anche in previsione della riapertura delle attività e delle scuole, punta a tutelare pedoni e utenti deboli della strada, come i ciclisti, e per questo viene applicato nei punti ritenuti più sensibili. L’obiettivo è anche quello di contribuire alla riduzione delle emissioni inquinanti e al contenimento dell’inquinamento acustico.
«Abbiamo voluto normare ciò che è stato fatto soprattutto nel periodo di restrizioni Covid.