I carabinieri del Ros hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare personale e patrimoniale emessa, su richiesta della locale procura distrettuale antimafia, nei confronti di sedici persone accusate di far parte di un sodalizio di stampo mafioso che avrebbe fatto parte della Sacra Corona Unita. Secondo gli investigatori del Ros, il gruppo era dedito al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, ma le accuse sono anche di scambio elettorale politico-mafioso, danneggiamento, rapina, detenzione e porto abusivo di armi e munizioni, anche da guerra. Il sodalizio avrebbe operato nel versante orientale della provincia di Taranto, in particolare nel Comune di Pulsano e nelle cittadine vicine.
I militari hanno arrestato sedici persone, dodici delle quali sono finite in carcere. Il provvedimento restrittivo è stato disposto dal gip Giovanni Gallo, su richiesta del pubblico ministero Milto Stefano De Nozza, della della Dda di Lecce.
In carcere Maurizio Agosta, 54enne pulsanese conosciuto con il nomignolo di "biondo" indicato come il capo del presunto clan, già ristretto nel penitenziario di Cagliari.
I particolari dell’operazione, denominata "Taros", sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa tenuta nella sede del comando provinciale carabinieri di Taranto, alla quale ha preso parte il comandante del Ros, generale Pasquale Angelosanto, il comandante provinciale di Taranto, colonnello Luca Steffensen, e il comandante del Ros di Lecce, il colonnello Gabriele Ventura.