«Delitto di scisma, non seguite le celebrazioni di don Domenico»

«Delitto di scisma, non seguite le celebrazioni di don Domenico»
di Antonello PICCOLO
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Mercoledì 15 Novembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 07:14

«Don Domenico Cantore non è più in comunione con la Chiesa Cattolica». Lo ha comunicato ieri il vescovo della Diocesi di Castellaneta, monsignor Sabino Iannuzzi. Il mottolese Domenico Cantore, già sacerdote della Chiesa Cattolica, convertito alla Chiesa Ortodossa, nei giorni scorsi è stato consacrato vescovo nella città di Cetinje, col nome Kyriàkos (Ciriaco).

Lo scontro

«La notizia che il reverendo Domenico Cantore, in data 12 novembre 2023, abbia cercato ed ottenuto illegittimamente, senza mandato pontificio, una presunta ordinazione episcopale in una comunità ecclesiale non in comunione con la Chiesa Cattolica Apostolica Romana - ha dichiarato monsignor Iannuzzi - mi rattrista molto in quanto, con questa presunta ordinazione episcopale, si è consumato un gravissimo atto di lacerazione della comunione ecclesiale da qualificare nuovamente come scisma». Dalla Diocesi precisano che il reverendo Domenico Cantore era già stato sottoposto ad un procedimento penale amministrativo, con decreto finale del 4 maggio 2022 a firma di monsignor Claudio Maniago, amministratore apostolico di Castellaneta, in cui si dichiarava che lo stesso ecclesiastico era incorso nella scomunica “latae sententiae” per il delitto di scisma, con gli effetti e le conseguenze, oltre alle irregolarità, delle censure di: celebrare il Sacrificio dell’Eucaristia e gli altri sacramenti; ricevere i sacramenti; amministrare i sacramentali e celebrare le altre cerimonie di culto liturgico; avere alcuna parte attiva nelle celebrazioni sopra enumerate; esercitare uffici o incarichi o ministeri o funzioni ecclesiastici; porre atti di governo. Il decreto di scomunica fu notificato, da me personalmente al diretto interessato nella sua residenza presso il cosiddetto “Monastero San Nicola Taumaturgo” a Mottola in data 22 giugno 2022. Dopo la remissione della scomunica, avvenuta con mio decreto del 5 luglio 2022 – ha evidenziato il vescovo Iannuzzi - ora si prende atto con grande rammarico che il reverendo Domenico Cantore ha commesso un nuovo atto di scisma. Per tale motivo mi corre l’obbligo di precisare che il reverendo Domenico Cantore non è più in comunione con la Chiesa Cattolica. Pertanto, alla luce dei summenzionati gravi atti da lui compiuti pubblicamente, esorto tutti i fedeli a non partecipare alle sue celebrazioni o altre pratiche di culto poiché non sono espressione della comunione con la Chiesa Cattolica Apostolica Romana». 

Infine, le disposizioni di monsignor Iannuzzi impartite ai presbiteri, ed in particolare i parroci, così come ai religiosi e alle religiose della Diocesi, di non mettere a disposizione del reverendo Domenico Cantore luoghi e strutture di proprietà delle parrocchie e di enti ecclesiastici e di avvertire continuamente, secondo l’opportunità, i fedeli, esortandoli a disertare eventuali celebrazioni o riunioni da lui promosse nel territorio diocesano o altrove. «Auspico vivamente, pertanto, che nessuno si lasci coinvolgere o partecipi a tali pratiche, per non incorrere nel delitto di scisma e, di conseguenza, nelle pene previste dalla normativa canonica, non esclusa la scomunica, ponendosi di fatto fuori dalla comunione ecclesiale», ha concluso monsignor Iannuzzi.

La notifica sarà affissa alle bacheche di tutte le Chiese della Diocesi di Castellaneta e letta dai presbiteri al termine della Celebrazione delle Sante Messe feriali/festive, fino a domenica 19 novembre 2023 e nelle domeniche 26 novembre e 3 dicembre 2023.

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