Abuso di alcol tra i minorenni, appello di Confcommercio: «Non vendete i liquori ai ragazzi»

Abuso di alcol tra i minorenni, appello di Confcommercio: «Non vendete i liquori ai ragazzi»
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Giovedì 18 Novembre 2021, 05:00

Il crescente uso tra i minorenni di alcol reperibile evidentemente con facilità nei pub e nei locali delle movida manduriana, tocca la sensibilità della Confcommercio di Manduria che pubblica sul suo profilo istituzionale Facebook una nota indirizzata proprio alla categoria.

L'allarme

«Carissimi soci e colleghi - si legge - ricordiamo che è vietata la vendita e la somministrazione di alcolici ai minori di anni 18 come detta la legge numero 48 aprile del 2017». Un chiaro richiamo al rispetto delle regole, quello della confederazione del commercio, dettato dall’acuirsi del fenomeno concentrato soprattutto in determinati luoghi e nel fine settimana. «Gli ultimi fatti di cronaca che hanno interessato il centro storico di Manduria - si spiega nel post - raccontano di ragazzini tra i dodici e i sedici anni trovati in grave stato di ebrezza quasi a toccare il coma etilico, oltre che di un aumento vertiginoso di spaccio e consumo di droghe anche tra i giovanissimi». Gli episodi cui si riferisce il direttivo di Confcommercio Manduria, è avvenuto sabato scorso. Due amiche minorenni che avevano trascorso la serata in un locale del borgo antico, sono state soccorse dal personale del 118 chiamato da altri ragazzi della stessa comitiva.  Le minorenni che avevano fatto uso di alcol, sono state portate al pronto soccorso dell’ospedale Marianna Giannuzzi di Manduria dove sono arrivate in uno stato di incoscienza. Fortunatamente dopo la terapia disintossicante si sono riprese e sono state affidate ai propri genitori.

Che tra i vicoli bui del centro storico non circoli solo alcol, è cosa anche questa risaputa. È notizia di questi giorni, ad esempio, di un’indagine condotta dai carabinieri che ha fatto luce su un intenso traffico di sostanze stupefacenti di ogni genere che trova libero mercato anche tra i minorenni. 

Gli investigatori al termine delle indagini avrebbero individuato tre punti del centro storico dove si smercia la droga anche ai minori. Uno dei tre pusher individuati, ha già patteggiato la pena ammettendo le proprie responsabilità. Questo pericoloso andamento, sommato alla sbronza delle due ragazzine, ha provocato il gesto di responsabilità di chi dirige l’organismo che associa gran parte dei titolari dei locali pubblici sotto esame. «Moltissimi di noi - precisa la Confcommercio - lavorano in maniera seria, professionale e nel totale rispetto delle norme». Detto questo, è sempre la categoria che si pone come soggetto propositore di soluzioni. «Nei prossimi giorni - si legge nel commento - ci vedremo impegnati, assieme agli operatori e alle istituzioni del territorio, nella progettazione di una forte campagna di sensibilizzazione contro le dipendenze da alcol e droga». Qualsiasi cosa sia, bisogna farla in fretta considerando l’approssimarsi delle festività di dicembre quando le strade e i locali della movida diventano sempre più affollate con il conseguente aumento del consumo di bevande e di sostanze dello sballo.

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