Ogni terreno ai raggi x grazie all'intelligenza artificiale

Lo startupper: "Riesce a fare il lavoro di un intero ufficio tecnico"

Ogni terreno ai raggi x grazie all'intelligenza artificiale
di Francesca RANA
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Venerdì 30 Giugno 2023, 05:00

Il progetto tarantino “Urban Farmer” vince il “Digital Award” nazionale nella categoria “Startup e Spin-Off e propone di applicare l’Intelligenza Artificiale ad attività di sostenibilità ambientale. La settimana scorsa, in una cerimonia al Palazzo Innovazione di Salerno, Andrea Guarrasi - co-fondatore di “Urban Farmer”, insieme ad Aren Hoxha, attraverso Ho.Gu srls- ha ritirato il premio conferito alla 2ª edizione di “Paperless & Digital Awards”.

Il successo

Guarrasi commenta la vittoria: «I “Digital Awards” li ha creati un grosso imprenditore, Nicola Savino, e premiano tutte le buone pratiche nel digitale. Ogni comparto concorreva (Grandi e Medie Imprese, Piccole e Medie Imprese, Pubblica Amministrazione, Strutture Sanitarie, Startup e Spin-Off, Organizzazioni No Profit). Eravamo l’unica azienda pugliese e, nel nostro piccolo, abbiamo portato le buone pratiche di Taranto e Regione Puglia».
“Urban Farmer”, startup innovativa depositata all’ufficio di Marchi e Brevetti, sta diventando incubatore di varie iniziative, in particolare la piattaforma on line “Cererly”, in cui, gratis, proprietari, istituzioni o banche possono inserire terreni ed un algoritmo di intelligenza artificiale fa comprendere se sono adatti ad agricoltura o energia rinnovabile.
Lanciata un anno e mezzo fa, “Cererly” conta una dotazione di circa 6500 ettari/65 milioni di metri quadri: «Ci serve a fare lo screening dei terreni - spiega lo startupper - capire il livello di vincolistica, fare una carta d’identità del terreno. Ci dà a “tempo zero” informazioni real time. Dovresti avere un ufficio tecnico per collezionare, classificare, creare reportistica. A noi, fa tutto l’intelligenza artificiale. Vogliamo arrivare entro fine anno a 100 milioni di metri quadrati e raggiungere tutte le regioni d’Italia».

Il precedente

A fine primavera, era arrivata la notizia di aver vinto il “Taranto Global Innovation Accelerator” del Comune di Taranto - collegato a fondi ex Ilva in amministrazione straordinaria destinati al Piano di Rigenerazione Sociale - insieme ad altre 6 startup coinvolte successivamente nel “We Make Future” di Rimini - oltre Ho.Gu, Befreest, Fore, Tecnocons, Cranio Tech Solutions, Techloop, Xensorama) - e così l’imprenditore tarantino oggi riflette su quanto contino le opportunità: «La prima cosa importantissima è stato il Balab (contamination lab, laboratorio di creatività di Uniba, impegnato nel favorire sviluppo e contaminazione di idee imprenditoriali innovative). È stato linfa, vitale per qualsiasi startup nel tarantino. Invito chiunque abbia un’idea a fare un passaggio con il Balab. Gianluigi De Gennaro ed Annalisa Turi ti danno conoscenze e network infiniti ed il loro unico interesse è farti crescere, conoscere e farti dare strumenti adeguati. Prima di muovere qualsiasi passo, facciamo un confronto con loro. Li abbiamo conosciuti grazie ad una call di Urban Transition Center. L’avviso pubblico “Taranto Global Innovation Accelerator”, idea di Fabrizio Manzulli - prosegue - non si era mai visto, perché 90.000 euro a fondo perduto, per una startup, sono una manna dal cielo. Non esiste in Italia uno strumento del genere. Il network lo fanno Balab e assessorato comunale allo Sviluppo Economico. Bisogna avere le antenne dritte sulle loro attività. Grazie al Balab ed alla spilla del “Taranto Global Innovation Accelerator” c’è stata una “combo” pazzesca». I soldi saranno finalizzati ad assumere almeno una risorsa, potenziare software, sviluppare marketing ed adesso si annuncia un altro passo in avanti.
«Urban Farmer - conclude l’ingegner Guarrasi - annovera nel suo board lo strategic advisor Giuseppe Pasceri, ceo di Adventa Italia (di Subito ed Infojobs)».

In precedenza, Ho.Gu aveva ottenuto la collaborazione con Illimity ed Arecneprix sulla valorizzazione ecologica di unità catastali e terreni analizzati grazie ad intelligenza artificiale e commercializzati in chiave energetica e l’ingresso nell’ecosistema di startup di Lifegate, in connessione con il network di Milano, fondamentale al business se la tua terra d’origine è solo all’inizio.

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