Il sindaco di Avetrana contro il decreto «Il nostro comune non è zona infetta»

Il sindaco di Avetrana contro il decreto «Il nostro comune non è zona infetta»
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Mercoledì 28 Novembre 2018, 08:26 - Ultimo aggiornamento: 08:31
Cancellare la delimitazione dell'intero territorio del Comune di Avetrana dai Comuni danneggiati dal batterio della xylella fastidiosa. È questa la richiesta che l'Amministrazione Comunale di Avetrana e le Associazione di categoria Confederazione Italiana Liberi Agricoltori - sede comprensoriale di Avetrana, rivolgono formalmente al Ministero delle politiche agricole, forestali e del turismo e alla Regione Puglia, stigmatizzando con preoccupazione i contenuti del decreto dello stesso ministero delle politiche agricole, inerente i danni causati dal batterio della Xilella fastidiosa nel territorio di Avetrana.
Il riferimento è provvedimento che modifica il precedente decreto Martina sulle misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione della xylella. Nel mirino uno dei due allegati, vale a dire quello relativo alla nuova delimitazione della zona infetta (sulla scorta della perimetrazione effettuata dalla Regione già ad agosto), che abbraccia per intero le province di Brindisi e Lecce, larga parte di quella tarantina e il Comune barese di Locorotondo.
In particolare - lamentano a quattro mani il sindaco del Comune ionico, Antonio Minò e il presidente del sodalizio, Nicola Spagnuolo - si rilevano alcune palesi incongruenze tra quanto evidenziato nella relazione tecnica elaborata in data 22 marzo 2018 dalla Regione Puglia sui danni da xylella fastidiosa nella provincia di Taranto e la realtà dei fatti. Detta relazione infatti, sostiene che per la coltura dell'olivo, di cui il Comune di Avetrana è interessato per una superficie di circa 3.000 ettari, il danno causato dal batterio è del 60%, concludendo quindi che I'intero territorio comunale è da considerarsi delimitato ai fini della declaratoria di territorio colpito da xylella fastidiosa. Avverso tale conclusione, Comune Liberi agricoltori ritengono che sia la delimitazione che la percentuale del danno siano assolutamente fuori da ogni logica realistica e prive di ogni e qualsivoglia fondamento tecnico e scientifico.
Il Comune di Avetrana in realtà si è caratterizzato sin da subito - scrivono ancora - per l'elevato senso di responsabilità degli operatori, che hanno eseguito pedissequamente tutte le fasi delle buone pratiche agronomiche (aratura, diserbo). La prova di ciò sta nel fatto, che al di là di qualche notizia più giornalistica che scientifica, l'attacco del batterio della xylella fastidiosa, non si è assolutamente registrato in questo Comune. A supporto della tesi, un'analisi di fondo: Sostenere che il 60% degli oliveti è soggetto ad attacco del batterio, per il Comune di Avetrana dovrebbe significare che circa 1.800 ettari sono da considerarsi improduttivi, fatiscenti e da svellere. Ciò cozza con i dati produttivi registrati lo scorso anno, allorquando si è verificata una super produzione, sia in termini quantitativi che qualitativi.
Da qui la missiva, rivolta al governo centrale e alla Regione Puglia, con l'istanza di modifica del decreto Mipaaft del 10 agosto 2018, al fine di cancellare la delimitazione dell'intero territorio del Comune di Avetrana dai Comuni danneggiati dal batterio della xylella fastidiosa. Alla Regione, invece, l'Amministrazione comunale di Avetrana chiede una verifica in campo, in contraddittorio con i tecnici del Comune e dell'associazione.
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