«Poca sicurezza all'ex Ilva»: i sindacati proclamano dieci giorni di sciopero. ArcelorMittal: attuate tutte le norme

«Poca sicurezza all'ex Ilva»: i sindacati proclamano dieci giorni di sciopero. ArcelorMittal: attuate tutte le norme
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Giovedì 12 Marzo 2020, 17:55 - Ultimo aggiornamento: 19:40
Sciopero allo stabilimento ArcelorMittal. A proclamarlo Fim Cisl e Usb in relazione allo scontro  con l'azienda riguardo alle misure di sicurezza per fronteggiare l'emergenza coronavirus. «In riferimento all’incontro consumato in data odierna - spiega un comunicato congiunto dei sindacati - tra organizzazioni sindacali e relazioni industriali, ad oggi registriamo che ArcelorMittal a seguito di 3 giorni di vani confronti, continua a tergiversare in merito alle richieste delle organizzazioni sindacali che pretendono con forza di mettere in sicurezza i lavoratori del sito e dell’appalto/indotto, in linea con la piena applicazione del Dpcm del 11/03/2020. L’azienda continua in maniera irresponsabile ed unilaterale a non considerare la congrua riduzione della presenza del personale all’interno dello stabilimento, in subordine sia alla mancanza di dispositivi di protezione individuale (come le mascherine), sia alle carenze di adeguate contromisure organizzative (autobus, refettori, mense e spogliatoi) finalizzate al contenimento di diffusione del Covid 19. Crediamo che in una fase altamente drammatica come quella che il paese sta attraversando, non si possa attendere rispetto alla salute dei lavoratori che rappresentiamo, lasciandola nelle mani di imprese irresponsabili». Fim e Usb per questo hanno proclamato uno sciopero, esteso all'appalto e all'indotto, a partire dalle 7 di domani fino alle 23 del prossimo 22 marzo.

La replica non ha tardato ad arrivare. «Riteniamo, tramite le misure adottate, di avere creato le condizioni per consentire lo svolgimento della attività lavorativa sia da parte dei nostri dipendenti sia da parte dei dipendenti e dei collaboratori delle aziende nostre fornitrici e le nostre appaltatrici, in modo conforme alle disposizioni di legge. Di conseguenza respingiamo fermamente tutte le accuse ed i rilievi mossi al riguardo nei confronti della nostra società». Lo scrive Arturo Ferrucci, direttore delle Risorse Umane di ArcelorMittal Italia.









 
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