Attesissima era, senza dubbio, la sfida a Castellaneta in cui si confrontavano due aspiranti sindaco, Francesca Arrè (poco più del 45%) per il centrodestra e Gianni Di Pippa (54,87%) per il centrosinistra: quest'ultimo, quindi, è confermato sindaco. Niente “anatra zoppa”, sventato il pericolo che ha determinato la caduta della precedente giunta: 10 seggi per la coalizione del sindaco Di Pippa, 5 per la Arrè.
Gianni Di Pippa, centrosinistra, ha prevalso dunque su Francesca Arrè, centrodestra. Di Pippa, 36 anni, è così il nuovo (vecchio) sindaco di Castellaneta. Erano le ore 19 quando è saltato il tappo dell’entusiasmo e delle bottiglie di spumante.
Il trend
Il trend delle preferenze per Di Pippa è stato un crescendo ed ha ricalcato quello del ballottaggio della scorsa estate. In quell’occasione, l’esponente del centrosinistra raccolse il 52,05 in luogo di 4924 voti; l’avversario di centrodestra, Alfredino Cellamare, si fermò al 47,95% (4536 voti). Ci fu un ribaltamento delle percentuali giacché al primo turno Di Pippa aveva conquistato 3576 voti (36,14%), mentre Cellamare 4938 (49,91%). Una manciata di preferenze non gli fecero superare il 50% facendo colpo pieno insieme alle liste che avevano già conquistato poco più del 56%.
Stavolta, essendo solo due i candidati sindaci, non c’è stato ballottaggio e il centrosinistra, con le sue cinque liste (80 candidati al Consiglio comunale) ha vinto la sfida contro l’armata del centrodestra: nove liste e 144 candidati.
Solo nella giornata di martedì, si spera, si avrà idea anche degli eletti consiglieri comunali.
Sullo sfondo, la situazione finanziaria del Comune che è seria e molto critica. Ed è indubbio che va necessariamente affrontata con serenità. È necessario che, superata la fase dello scontro, tutte le forze politiche si confrontino per trovare in modo condiviso gli strumenti per farvi fronte e rilanciare con forza crescita e sviluppo delle potenzialità del territorio. Per risalire, si deve cominciare a ricostruire in tutti i campi il senso operoso di fraterna solidarietà umana per cui ciascuno sente rispecchiata nella sua libertà e nella sua dignità la libertà e la dignità di tutti gli altri.
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