Contrabbando di Cialis e sigarette dalla Libia, 6 anni al tenente di vascello su nave Caprera

La nave Caprera
La nave Caprera
di Nazareno DINOI
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Giovedì 10 Giugno 2021, 20:41 - Ultimo aggiornamento: 20:43

Un’assoluzione e tre condanne nel processo di primo grado svolto con il rito abbreviato nel Tribunale di Brindisi sul presunto traffico di sigarette e compresse di Cialis a bordo della nave «Caprera» della Marina Militare. Il tenente di vascello tarantino, Marco Corbisiero, per il quale la pubblica accusa aveva chiesto otto anni di reclusione e undici milioni di multa, è stato condannato a 6 anni e zero euro di  ammenda. L’ufficiale ha potuto lasciare ieri stesso il carcere dove era detenuto dall’11 maggio del 2020. Il giudice delle udienze preliminari, Valerio Fracassi, gli ha concesso i domiciliari senza braccialetto elettronico. A 3 anni e 2 mesi sono stati invece condannati i due sottufficiali Antonio Mosca di Mesagne e Roberto Castiglione di Taranto che dovranno inoltre pagare una multa di 4 milioni. Per loro l’accusa aveva proposto la stessa pena detentiva decisa dal gup ma una sanzione più elevata pari a undici milioni di euro. Assolto per insufficienza di prove il quarto militare imputato, Antonio Filogamo di Villafranca in provincia di Napoli. Anche per lui la pubblica accusa rappresentata dai pubblici misteri della Procura brindisina, Giuseppe De Nozza e Alfredo Manca, aveva chiesto la stessa pena degli altri due sottufficiali. I quattro militari con differenti ruoli di comando, dovevano rispondere a vario titolo dei reati di contrabbando pluriaggravato, peculato d’uso, istigazione alla corruzione, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e falso ideologico. Prima del ritiro del gup in camera di Consiglio, gli imputati hanno voluto rendere dichiarazioni spontanee tese tutte a ribadire la tesi difensiva condotta sin dall’inizio secondo la quale il traffico faceva parte di un sistema consolidato al quale avrebbero beneficiato in tanti sulla nave.

La vicenda

Lo scandalo nella Marina Militare italiana scoppiò il 15 luglio del 2018 quando i militari della Guardia di Finanza organizzarono un blitz sulla nave appena arrivata nel porto di Brindisi, scoprendo a bordo 700 chili di sigarette e una notevole quantità di farmaci per la disfunzione erettile (Cialis-Viagra).

La Caprera era rientrata in Italia dalla Libia dove aveva dato supportato altre unità navali nell'ambito dell'operazione Mare Sicuro per il potenziamento del contrasto dell'immigrazione clandestina. Fu questa circostanza ad amplificare enormemente la gravità dell’accusa. Le indagini condotte dalle fiamme gialle e coordinate dalla Procura brindisina portarono allo scoperto un traffico di tabacco lavorato estero e di farmaco Cialis destinati alla vendita ad altri appartenenti alla Marina Militare di Taranto e a persone estranee. Coribisiero era indagato anche con l’accusa di aver cercato di comprare il silenzio di altri colleghi per assicurarsi la mancata denuncia all’autorità giudiziaria. Nell’inchiesta era stato coinvolto anche il presunto fornitore della merce, un ufficiale della Guardia Costiera libica che non è stato mai sentito dagli inquirenti brindisini firmatari di un mandato di cattura internazionale nei suoi confronti con richiesta di estradizione mai concessa dalle autorità libiche. 

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