Verso Lecce-Juve. Krstovic sfida Vlahovic, le due scoperte di Corvino

Verso Lecce-Juve. Krstovic sfida Vlahovic, le due scoperte di Corvino
di Michele TOSSANI
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Venerdì 19 Gennaio 2024, 07:05

La sfida fra Lecce e Juventus, in programma domenica prossima al Via del Mare, sarà anche l’occasione per un confronto a distanza fra Nikola Krstovic e Dusan Vlahovic. Si tratta di due scoperte di Pantaleo Corvino, attuale responsabile dell'area tecnica del Lecce: fu lui che nel 2017 portò il bomber serbo (ora in bianconero) alla Fiorentina, avendo da sempre avuto un fiuto particolare per gli attaccanti. Da Miccoli a Lucarelli, Vucinic, Pellé, Chevanton, Bojinov, a Toni, Mutu, Jovetic, Osvaldo, Ljajic. Per finire, ancora nel Lecce, con il montenegrino. Kristovic e Vlahovic: i due centravanti arrivano alla partita in condizioni diverse. Il giocatore serbo della Juventus è infatti reduce dall’aver messo a segno quattro reti (più due assist) nelle ultime quattro partite, tutte concluse con vittorie dei bianconeri per un totale di 12 punti conquistati. Durante questa striscia Vlahović ha evidenziato tutto il vasto repertorio tecnico di cui dispone, andando a segno di destro, di sinistro e di testa e trovando la via del gol anche su calcio piazzato (contro il Sassuolo nell’ultima di campionato). Tutto questo per smentire quei giudizi troppo affrettati che negli scorsi mesi lo avevano dipinto come un giocatore fuori contesto (non da Juve insomma), affatto in grado di aiutare la compagine bianconera nella corsa scudetto che vede la Juve antagonista dell’Inter. 

I numeri

Di tutt’altro tenore è invece lo stato di forma attuale di Krstovic. Il montenegrino, arrivato in Salento durante le ultime battute dello scorso mercato estivo, era partito benissimo, segnando tre gol nelle sue prime tre uscite in giallorosso. Dopo essere andato in rete in un’altra occasione (portando il suo score personale a quota 4 realizzazioni in 7 incontri) l’ex attaccante del Dunajská Streda si è però fermato. Le sue polveri sono diventate bagnate. Dal punto di vista tattico, quando chiamato in causa Krstović ha comunque risposto presente, riuscendo ad aiutare la squadra difendendo palla (la sua specialità), andando al duello aereo con ogni genere di avversario e impegnandosi a fondo nel pressing alto portato dal Lecce in fase difensiva. Certamente manca il gol, elemento essenziale per giudicare un attaccante. Questa prolungata astinenza a volte ha inciso sul comportamento in campo del numero 9 giallorosso, che spesso si è trovato a cercare la soluzione personale anche in situazioni nelle quali sarebbe stato più opportuno scaricare palla su compagni meglio piazzati.

Detto questo, è interessante fare un confronto statistico fra i due attaccanti in questione, ricorrendo ai dati avanzati. Dal punto di vista realizzativo, Vlahović ha segnato in campionato più reti di quante avrebbe dovuto in base ai gol attesi (expected goals) complessivi avuti a disposizione. Il bianconero infatti ha totalizzato 8 reti (escludendo i rigori) fuori da 5.4 NPxG (xG senza tenere conto dei tiri dagli undici metri). Da parte sua Krstović è un passo indietro, avendo segnato 3 reti non su rigore a fronte di 4.1 NPxG. Tutto ciò deriva anche dal fatto che, in questo momento, Vlahović vede meglio la porta avversaria. Il 34.5% delle conclusioni dello juventino infatti sono state indirizzate fra i pali avversari, contro il 21.4% dei tiri presi dal leccese. Vlahović per segnare può sfruttare una media di 6.14 palloni per 90 minuti di gioco a disposizione nell’area avversaria. Krstović invece finora ha registrato 4.67 tocchi (sempre per 90 minuti) nell’area offensiva. Una differenza di circa due palloni fra i due, che rientra comunque nell’ordine delle cose visto che parliamo di una squadra che lotta per lo scudetto e di un’altra impegnata nella corsa salvezza. L’eventuale ritorno dal primo minuto di Pontus Almqvist potrebbe avere effetti benefici anche su Krstović. Lo svedese è infatti mancato nella seconda parte della prima metà di stagione. Dal suo piede possono arrivare in area ulteriori rifornimenti per le punte, come lo stesso Krstovic ha constatato di persona contro la Lazio quando il biondo laterale d’attacco gli ha consegnato un cross forte e teso da deviare di testa all’altezza del primo palo. La speranza dei tifosi leccesi è ovviamente quella di vedere il montenegrino sbloccarsi presto. Anche perché su di lui incombe la concorrenza di un Piccoli che appare oggi molto più brillante. 

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