Progetto Lecce, ecco i primi frutti: secondi in serie B

Progetto Lecce, ecco i primi frutti: secondi in serie B
di Francesco BUJA
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Sabato 27 Marzo 2021, 14:44 - Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 19:09

È il tempo della fanfara per il Lecce, balzato al secondo posto della serie B, in forza di quattro vittorie di fila. Fino all'inizio di questo mese la squadra giallorossa non era parsa la corazzata annunciata all'inizio del campionato, bensì una inguaribile collezionista di pareggi. Punti aveva perso anche nelle quattro partite consecutive contro avversarie che coltivazioni ambizioni ben diverse da quelle dei salentini. E mortificante era stata la sconfitta interna con l'Ascoli.


Poi il cambio di passo. I trentadue minuti bastati ad annichilire la Reggiana, il poker servito già nel primo tempo al Chievo Verona, la vittoria in casa di un Venezia mai domo, il raid a Frosinone hanno fatto crescere la fiducia dei giallorossi nelle proprie capacità. Oltre a riaccendere la speranza della promozione diretta nella massima divisione. È l'affermazione, questa, di un manipolo di giovanotti sconosciuti pescati là dove non si sarebbe immaginato di cercare, grazie al noto intuito del responsabile dell'area tecnica del Lecce, Pantaleo Corvino. Il frutto di un progetto cominciato quattro anni fa.

LA NUOVA REALTA' DEL LECCE

In principio l'obiettivo del presidente del club giallorosso, Saverio Sticchi Damiani, e soci era liberare la squadra dal pantano della serie C. Poi il ritorno nel salotto del calcio italiano, inaspettatamente. Nella scorsa estate il progetto si è instradato su un altro ciclo, dalle ceneri della retrocessione. A settembre sono arrivati lo scozzese Henderson, il polacco Stepinski, Adjapong, lo spagnolo Rodriguez, il macedone Zuta, prelevandolo dall'Hacken, squadra svedese. In agosto era stato arruolato Listkowski, giunto dallo sconosciuto Pogon Szczecin, club polacco; a ottobre è arrivato Bjorkengren, ceduto dal Falkenbergs, squadra svedese non troppo nota al calcio internazionale. E a gennaio Corvino ha attinto ancora da campionati non proprio alla ribalta: Nikolov è arrivato dall'ungherese Mol Fehérvá, e Hjulmand dall'Admira Wacker, squadra austriaca. Il campo sta dando ragione allo scopritore di talenti. Il quale ha portato a Lecce anche il bomber Coda, Pisacane e Paganini e Pettinari e a tempo di record il terzino Maggio per colmare l'assenza dell'infortunato Adjapong. A mister Corini il merito di aver assemblato vecchi e nuovi volti. L'Unione sportiva Lecce intendeva cambiar registro, cioè migliorare il proprio patrimonio di atleti, ma ora anche i sogni di gloria sembrano alla portata. Non era facile. Si pensi alla piazza di Palermo. La squadra rosanero si batte per accedere ai play off della serie C, vedendo ormai lontano l'obiettivo della promozione diretta. La compagine del capoluogo siciliano probabilmente è stata influenzata dalle vicissitudini della società. La categoria in cui milita stride con l'importanza della città e con la storia recente del club, che racconta di partecipazioni alla Coppa Uefa e alla Europa League. Problemi societari anche per il Cesena, club sempre impegnato nella serie A e in quella cadetta. È fallito nel 2018, ma subito è stata costituita la nuova società. La squadra romagnola milita anch'essa in serie C, allenata dall'ex difensore del Lecce, William Viali. E si pensi al Livorno, ultimo nella classifica del girone A, nella terza serie; penalizzato di otto punti per irregolarità amministrative. Sbiadito è ormai il ricordo della partecipazione della squadra toscana alla Coppa Uefa della stagione 2006-07. L'anno scorso è arrivata ultima in serie B. Poi il passaggio del club ad altro presidente. A otto lunghezze dalla penultima in classifica, il Livorno ha ormai un piede in serie D. E in serie C è anche il Bari, a dispetto di un passato trascorso frequentando la serie A e la B. Il fallimento nel 2018, il declassamento in D, l'immediata promozione e il cambio di denominazione del club. Il progetto dei De Laurentiis di riportare in alto la squadra biancorossa però non è ancora decollato, tant'è che la tifoseria barese domenica ha contestato il rendimento dei ragazzi di Carrera. La goccia che ha fatto debordare la rabbia è stata la sconfitta di Catanzaro. Tuttavia il presidente del club, Luigi De Laurentiis, in conferenza stampa ha espresso vicinanza a squadra e mister, e ha smentito di voler lasciare i biancorossi. Altra musica per il Lecce. Altri orizzonti, che ora appaiono più rosei del previsto.
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