Lecce, con la Juve un ko indolore. E domenica c'è la sfida col Verona

Hjulmand in azione contro la Juventus - Credit Marco Lezzi
Hjulmand in azione contro la Juventus - Credit Marco Lezzi
di Lino DE LORENZIS
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Giovedì 4 Maggio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:43

Ci ha provato fino alla fine il Lecce ad agguantare il pareggio in casa della Juventus. Ma nonostante tutti gli sforzi profusi fino all’ultimo istante dei cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro Fourneau, nel disperato tentativo di realizzare la rete del pareggio, la squadra allenata da Marco Baroni ha dovuto cedere il passo ai bianconeri, vittoriosi con il punteggio di 2-1. È stata comunque una sconfitta indolore per i giallorossi: merito delle inseguitrici incapaci di approfittare del sedicesimo kappaò stagionale dei salentini per accorciare le distanze in classifica. Sia lo Spezia che l’Hellas Verona infatti hanno perso rispettivamente contro Atalanta (2-3) e Inter (0-6). Di conseguenza, a cinque giornate dalla fine del campionato il Lecce conserva ancora il quint’ultimo posto in classifica con un vantaggio di 4 punti sulle terz’ultime.
Per carità, nulla ancora di decisivo, sta di fatto però che in prossimità dello striscione del traguardo è sempre meglio essere inseguiti che dover inseguire. E poi, c’è da tener conto anche di un altro aspetto, per niente secondario: sia il Verona (domenica prossima, alle ore 20.45) che lo Spezia (domenica 21 maggio, alle ore 12.30) dovranno necessariamente far visita al Lecce nel catino dello stadio Via del Mare. 

A testa alta

Ecco allora che la sconfitta di Torino contro la Juventus alla fine può essere accettata con un po’ di serenità in più. Capitan Hjulmand e compagni hanno lasciato il terreno di gioco dell’Allianz Stadium a testa alta, tra gli applausi dei circa 600 tifosi leccesi presenti nel settore ospiti. Il pubblico di fede giallorossa ha apprezzato la prova offerta dai ragazzi di Baroni che, nell’occasione, ha dato vita ad un mini turnover. E così, si è visto per la prima volta in campo dal fischio d’inizio l’ex di Empoli e Parma, Simone Romagnoli, in precedenza utilizzato soltanto in pochi scampoli di partita. Inoltre, sono tornati a far parte dell’undici di partenza i vari Pezzella, Maleh, Gonzalez, Ceesay e Banda. E non è tutto perché Baschirotto ad esempio è stato impiegato sull’out di destra della linea difensiva mentre Oudin, nelle ultime gare utilizzato come mezz’ala, è tornato a fare l’esterno alto con compiti di costruzione della manovra. E il francese non ha per niente demeritato. Poi però è salito definitivamente in cattedra nel momento in cui Baroni gli ha chiesto di arretrare la posizione e di agire da mezz’ala. Da quel momento il vero regista del Lecce è stato l’ex stella del Bordeaux. Una buona notizia in vista della volata salvezza. All’Allianz Stadium ha brillato anche la stella di Samuel Umtiti, il migliore del Lecce, evidentemente galvanizzato dalla sfida a distanza con tanti “colleghi” campioni, del mondo e d’Europa. E bene ha fatto pure Lameck Banda, capace di mandare in tilt prima lo sfortunato De Sciglio (lesione del crociato e stagione finita per l’esterno bianconero) e poi pure l’ex Cuadrado.

Sulla sconfitta del Lecce pesa soprattutto il primo gol della Juventus, realizzato da Paredes su calcio di punizione. Nella circostanza la barriera piazzata da Falcone e composta solo da tre elementi, è apparsa vulnerabile. Un errore di valutazione che purtroppo ha rotto l’equilibrio del match. Ci ha pensato poi Assan Ceesay, al sesto centro stagionale, a realizzare su rigore la rete del momentaneo 1-1. Poi il lampo di Vlahovic, agevolato anche dalla marcatura larga di Pezzella, ha regalato il successo alla Juventus.
Ora mirino sulla sfida di domenica con il Verona, ieri sera asfaltato a domicilio dall’Inter.

Una gara che potrebbe rivelarsi determinare sulla strada della salvezza.

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