Non solo resta ma ha pure intenzione di consolidare la sua presenza nel club giallorosso. Renè De Picciotto continuerà a sostenere il progetto calcistico del Lecce anche nei prossimi anni. E' stato lo stesso imprenditore, italiano doc benché sia nato in Egitto e abbia vissuto per 40 anni in Svizzera, a ribadirlo nel corso della conferenza stampa, organizzata dal sodalizio leccese nella suggestiva sala del Palazzo BN, nel cuore della città barocca.
Tutti i soci al fianco del banchiere
All'incontro con i giornalisti erano presenti tutti i soci dell'Unione Sportiva Lecce, Saverio Sticchi Damiani, Corrado Liguori, la famiglia Carofalo al gran completo, Alessandro Adamo e, come detto, Renè De Picciotto. E' stato il presidente Sticchi Damiani a chiedere e De Picciotto di entrare a far parte del Consiglio di Amministrazione dell'Us Lecce, ormai prossimo al rinnovo.
Come è noto, De Picciotto è titolare del 39 per cento delle quote azionarie del club di via Colonnello Costadura. "Ho fatto investimenti in tante città italiane ma posso dire che Lecce è quella che mi ha accolto meglio di tutte le altre - ha detto il socio di riferimento del club -. In questi giorni abbiamo parlato del futuro ed io ho detto che ai rigori sbagliati sul campo dobbiamo rimediare con rigore societario e non abbiamo scelta se non vogliamo precipitare. Ho dato alcuni suggerimenti ai soci, ho ribadito un concentto a me molto caro, da sempre: a Lecce ci vogliono una disciplina e una visione diversa a livello di organizzazione societaria. Dal primo momento ho sempre detto che bisogna essere più attenti sulla certificazione dei conti e le procedure. A queste condizioni sono pronto a valutare l'ipotesi di entrare nel Cda, visto che finora non ne ho mai fatto parte".