Inter-Lecce, trasferta vietata: i tifosi protestano e il caso arriva in Parlamento: «Basta con le ingiustizie». Il club: «Rammaricati»

Lo showman Gianni Ippoliti lancia una provocazione: "Facciamo tutti il cambio di residenza"

Inter-Lecce, trasferta vietata: i tifosi protestano e il caso arriva in Parlamento: «Basta con le ingiustizie». Il club: «Rammaricati»
di Giuseppe ANDRIANI
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Martedì 28 Febbraio 2023, 17:50 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 12:37

Inter-Lecce e la decisione di chiudere il settore ospiti ai tifosi giallorossi residenti nel Salento diventa un caso. Sull'accaduto il presidente del club salentino, Saverio Sticchi Damiani, si è detto "rammaricato". Ma anche tre parlamentari sono intervenuti, chiedendo al Prefetto di Milano di rivedere la decisione. E i social diventano terreno di provocazioni e proteste. 

La nota del Lecce

«La società giallorossa - si legge in una nota diffusa dal club -, al fine di tutelare i propri tifosi, compresi coloro i quali hanno da tempo provveduto ad organizzare la "trasferta" sopportandone i relativi costi (i 4.200 posti del settore ospiti risultano tutti venduti da svariati giorni), si è attivata nei limiti consentiti dalla normativa vigente, interpellando Istituzioni e Autorità competenti.

Tanto al fine di poter individuare delle misure idonee che possano contemperare le finalità di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e, al tempo stesso, il legittimo affidamento di chi da svariate settimane è stato messo nella possibilità di acquistare i titoli di accesso e pianificare la trasferta».

La protesta di tre parlamentari

Sulla decisione si sono espressi anche Roberto Marti (Lega), Saverio Congedo (FdI), Andrea Caroppo (FI), tutti e tre parlamentari del Leccese: «Pur senza voler minimizzare gli eventi occorsi durante la gara del 19 febbraio che hanno comportato l’adozione di misure restrittive a carico di un sostenitore dell’Atalanta, desideriamo sottolineare che la tifoseria leccese non è stata coinvolta in azioni violente durante il campionato ed è già stata penalizzata dell'esclusione durante la partita con la Cremonese quando le autorità ipotizzarono che ultrà leccesi e baresi potessero incontrarsi lungo la dorsale adriatica. Così si crea una palese disparità di trattamento tra squadre ma soprattutto si perde gran parte del valore sociale dello sport, infatti gran parte degli acquirenti dei tagliandi per la partita a Milano sono nuclei familiari». «Ci auguriamo che il Prefetto di Milano possa rivedere la sua decisione e adottare misure meno invasive e ugualmente efficaci per tutelare la dimensione partecipativa dello sport», si legge nella nota dei tre parlamentari salentini. 

I tifosi sui social

Intanto i tifosi sui gruppi Facebook si organizzano. E tra le varie proteste c'è anche chi assicura di voler partire lo stesso, avendo il biglietto dell'aereo ormai in tasca. Non sono escluse class-action, considerando che in tanti hanno già prenotato - e pagato - hotel e volo. L'altra proposta alternativa, ripresa per altro una nota dell'avvocato Francesco Calabro, è quella di andare in massa a guardare la partita del campionato Primavera, che si giocherà alle 11, sempre a Milano. 

La controproposta di Ippoliti

E arriva una proposta, come una provocazione ironica, anche dallo show-man Gianni Ippoliti, che spiega: «Con un'autocertificazione, in attesa che un Comune verifichi, si può anche ottenere il cambio di residenza. Perché non farlo? Magari scegliendo un Comune vicino del Tarantino o del Brindisino così da riuscire ad entrare lo stesso nel settore ospiti di San Siro». Una strada difficilmente percorribile, è chiaro, ma una provocazione. Anche perché la decisione del Prefetto di Milano e il divieto di accesso al settore ospiti per i residenti in provincia di Lecce sembra essere una ferita aperta per tutto il popolo giallorosso. Del resto, scrive un sostenitore del Lecce sui social, questa partita è stata sudata, conquistata, voluta. Non capita tutti gli anni.

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