Il Lecce di Baroni scopre di essere Strefezza-dipendente

Gabriel Strefezza
Gabriel Strefezza
di Michele TOSSANI
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Martedì 28 Febbraio 2023, 05:00
Quanto è importante Gabriel Strefezza nel gioco del Lecce? Molto, a giudicare da dati e prestazioni recenti. Quando l’italo-brasiliano è in giornata, la fase offensiva giallorossa ne trae beneficio. Di contro, quando per vari motivi il numero 27 leccese è in ombra, a risentire è tutta la manovra d’attacco della compagine di Baroni, soprattutto a livello di finalizzazione.
Nelle ultime uscite ad esempio, l’esterno pugliese ha avuto dei problemi fisici che si sono ripercossi sulle sue prestazioni e su quelle della squadra. A Bergamo ad esempio è entrato nel secondo tempo in una partita nella quale il Lecce ha registrato soltanto due tiri nello specchio della porta avversaria. Contro il Sassuolo addirittura il Lecce non ha mai centrato lo specchio della porta avversaria e proprio Strefezza, sempre in forma precaria, si è divorato una facile occasione per pareggiare a pochi metri dalla porta di Consigli.
Per comprendere meglio il peso specifico del giocatore salentino nell’undici di Baroni è poi sufficiente guardare ad alcuni dati. Tanto per cominciare Strefezza è nettamente il miglior realizzatore a disposizione del Lecce, con 7 reti messe a segno finora. Dietro di lui ci sono i due centravanti Colombo e Ceesay con 4 marcature ciascuno. In pratica Strefezza è responsabile del 29% delle reti realizzate dalla sua squadra in questo campionato.
Il fatto poi che Strefezza sia anche il primo giallorosso per tiri in porta effettuati (15, vale a dire quattro in più di Colombo e Di Francesco) rende ulteriormente l’idea dell’importanza del calciatore nell’economia dell’attacco salentino. 
Inoltre, l’ex spallino risulta essere anche il terzo giocatore della rosa per expected goals (xG) esclusi i rigori (2.64) e il primo per assist attesi (2.18). In termini complessivi Strefezza con i suoi 3.42 xG ha una incidenza del 16% sul totale di gol attesi prodotto dal Lecce (21.15).
Dal punto di vista tattico Strefezza si è rivelato molto più impattante giocando a destra. In questa zona di campo ha creato delle buone connessioni soprattutto con Gendrey. La zona destra è comunque soltanto quella di collocamento inziale. Strefezza infatti viene spesso a giocare nei corridoi centrali del campo. Questo movimento ad accentrarsi oltre a liberare la corsia destra per le avanzate di Gendrey aumenta il grado di difficoltà delle letture difensive avversarie.
Da queste zone centrali Strefezza può scambiare con i compagni per andare poi in prima persona a riempire gli ultimi sedici metri di campo così come può calciare direttamente in porta. Non a caso ha realizzato due delle sue 7 reti con tiri da fuori area: nelle sfide contro Cremonese e Salernitana.
In definitiva, l’assenza o una forma non eccezionale di Strefezza finisce per condizionare negativamente l’efficacia offensiva del Lecce. Questo sia per la tecnica che il giocatore può offrire in sede di ultimo o penultimo passaggio sia, come detto, in fase di conclusione.
In rosa non c’è un sostituto di Strefezza dal punto di vista realizzativo. Colombo è un centravanti associativo che deve ancora dimostrare la sua vena da cannoniere mentre da Ceesay ci si aspettava di più sotto porta e, comunque, si parla di un elemento tecnicamente non paragonabile a Strefezza. A livello di esterni poi la compagine leccese conta su un giocatore bravo nel dribbling ma ancora troppo confusionario come Banda, su un’ala tattica poco prolifica al tiro come Di Francesco e su un calciatore che deve ancora esplodere come Oudin (comunque il migliore dei suoi contro il Sassuolo). 
Per le fortune del Lecce in questa parte finale del campionato sarà dunque importante che Baroni riesca a contare sulla piena forma fisica del suo giocatore di maggior talento.
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