Da Gilardino a Criscito, l'Italia scontenta. In tanti si sentono traditi da Prandelli

Da Gilardino a Criscito, l'Italia scontenta. In tanti si sentono traditi da Prandelli
di Ugo Trani
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Giovedì 15 Maggio 2014, 11:09 - Ultimo aggiornamento: 11:18

Quando si fa l’Italia, per il mondiale, è dura metter d’accordo tutti: media, tifosi, giocatori e anche club. Esclusioni eccellenti, non se la prendano i bocciati di Prandelli, ce ne sono state più in altri Paesi: l’argentino Tevez e il francese Nasri, campioni rispettivamente nel nostro torneo e in Premier, i brasiliani Miranda e Filipe Luis dell’Atletico Madrid, a casa dopo la stagione da incorniciare in Liga e Champions, e perfino lo spagnolo Callejon, protagonista con il Napoli. Qui si discute per l’esclusione di Gilardino, scaricato al fotofinish pur essendo il miglior cannoniere azzurro in attività con 19 gol, per la rinuncia a Florenzi, dopo la brillante annata con la Roma, e il no a Criscito, già scartato prima dell’Europeo 2012 per Scommessopoli (perquisizione dei carabinieri a Coverciano, ma senza aver problemi con la magistratura). Ce ne sarebbero altri, come Giaccherini penalizzato dalla poca visibilità con il Sunderland, ma loro tre sono quelli che più si sentono traditi dal ct per il ribaltone di martedì sera. Magari il 2 giugno, quando conosceranno i 23 definitivi, smaltiranno in fretta la delusione. Chi è stato chiamato al loro posto, ha poche chance di salire sull’aereo per Rio.

MOTIVAZIONI FRAGILI

Gilardino, 32 anni a luglio, non c’è perché Prandelli ha bisogno di freschezza e quindi gioventù: le condizioni climatiche in Brasile non agevolano il recupero tra una partita e l’altra.

E perché il ct tenta di rimettere in piedi Rossi. Che rischia di non farcela. Florenzi, giocando da esterno offensivo con Garcia, perde il posto da centrocampista. Dieci chiamati per quel settore, dove De Rossi, Pirlo, Montolivo, Thiago Motta, Marchisio e Candreva sono sicuri. Almeno due saranno i tagli: Verratti e quasi sicuramente Aquilani che è stato preferito al giovane romanista. Come Gilardino, anche Florenzi si sarebbe limitato a restare in ritiro a Coverciano. Per entrambi niente Brasile. «Ho reagito come un calciatore ambizioso che aveva questo sogno nel cassetto di andare al mondiale. Ma ce ne sono altri due che potrò fare, aspetterò quelli» chiarisce Alessandro che avrà nuove occasioni, quelle che evaporano definitivamente per Alberto. «Il ct ha fatto scelte per certi versi inaspettate: sono rimasti a casa dei calciatori che hanno svolto l'intero biennio con Prandelli, come Gilardino, attaccante che io conosco...» interviene Toni che comprende l’amarezza del centravanti del Genoa. «Mi fa più male quest’esclusione». Criscito sta peggio ora che prima dell’Europeo. Nemmeno una telefonata e Pasqual inserito in extremis. Il mancino dello Zenit è convinto di avere più esperienza internazionale del terzino viola. Che difficilmente resterà tra i 23. A sinistra possono giocare Chiellini, De Sciglio e volendo Darmian, possibile escluso, però, se Maggio recupererà in tempo. Giaccherini, invece, paga l’exploit di Romulo: l’italobrasiliano, inserito tra i centrocampisti, gioca pure terzino. Tanti esterni bassi servono per la formula Juve: il 3-5-2 è opzione sempre d’attualità per l’Italia.

IN BILICO

«Il codice etico è una bella sfida per Prandelli» svicola Garcia, pensando al perdono di Chiellini. Destro, punito un mese fa, corre invece verso il mondiale. «Sono stato in ansia, ma ora è grande la felicità di essere nei trenta. Il mio, a Cagliari, non è stato un gesto vigliacco. Ce ne sono tanti così in una partita. Sono contento anche per Rossi, è reduce da un periodo difficile e io so che cosa significa star fuori a lungo e quanto si soffre. Ho lavorato tanto per esserci. C'è grande concorrenza, gli attaccanti convocati hanno disputato un grande campionato. Ce la giocheremo a Coverciano». «Farò di tutto per convincere il ct» rilancia Insigne. Il romanista e il napoletano, come Rossi e Cassano, si sfideranno a Firenze. Solo due partiranno per il Brasile. Balotelli, Cerci e Immobile sono già nei 23.