Cesare Prandelli, portandosi dietro alcuni interrogativi, consegna la lista dei preconvocati per il mondiale, a un mese dal debutto dell’Italia contro l’Inghilterra, a Manaus il prossimo 14 giugno. Ufficializza 31 nomi, anche se alla Fifa ne vengono inviati 30: in più c’è il quarto portiere Mirante, da chiamare in causa solo in caso di emergenza (infortunio grave di uno dei suoi tre colleghi). L’unica vera sorpresa è Darmian, 24 anni, terzino double face del Torino: gioca a destra, ma può spostarsi pure sulla corsia sinistra. Chiamato già per i due mini stage, quello di metà marzo all’Acquacetosa e l’altro di metà aprile a Coverciano. Come previsto, c’è pure Rossi. Che ancora non è titolare con Montella, dopo l’infortunio di inizio anno e il conseguente lungo stop. «Spero di condividere altri successi: grazie a tutti» festeggia l’attaccante su Twitter. Pepito avrà solo due partite per convincere il ct a portarlo in Brasile: Fiorentina-Torino di domenica al Franchi e l’amichevole della Nazionale, a Londra il 31 maggio. Il 2 giugno si conosceranno i 23 e attualmente sono 18 quelli abbastanza sicuri del posto: i portieri Buffon, Sirigu, Perin; i difensori Barzagli, Bonucci, Chiellini, De Sciglio e Paletta; i centrocampisti Romulo, Montolivo, Candreva, Pirlo, De Rossi, Thiago Motta e Marchisio; gli attaccanti Balotelli, Cerci e Immobile.
DAVVERO NAZIONALE
Prandelli, nella sua lista, coinvolge quasi tutta la serie A, chiamando giocatori di 11 club del nostro campionato (il dodicesimo è il Paris Saint Germain): il blocco principale rimane, con 6 giocatori, quello della Juventus campione d’Italia.
POSSIBILI TAGLI
In due settimane Prandelli dovrà tirare le somme e depennare 7 nomi dall’elenco. Oltre al trentunesimo Mirante che figura nel gruppo come uomo di scorta per permettere al ct di avere un azzurro in più da valutare, spariranno tre difensori, due centrocampisti e due attaccanti. Non esistono ancora certezze: le scelte dipenderanno dalle condizione fisiche dei convocati. Dietro bisogna capire come sta Maggio: se non ce la fa, Darmian va in Brasile. Conferma difficile per Pasqual e Ranocchia. Romulo è il jolly: inserito tra i centrocampisti, può arretrare in difesa. Aquilani e Verratti sono in bilico, mentre davanti due posti per quattro: Cassano, Rossi, Destro (si sposa il 1° settembre ad Ascoli) e Insigne.
ESCLUSIONI ANNUNCIATE
Chi non entra nel lungo elenco non si deve sorprendere. Più o meno i bocciati si conoscono da qualche settimana. Gilardino, in corsa fino all’ultimo, paga l’età (32 anni da compiere durante il mondiale): il ct, considerate le condizioni climatiche, preferisce limitare il numero dei senatori. Con il centravanti del Genoa, esclusi Osvaldo, pure lui pupillo di Prandelli (meno dei dirigenti federali per gli eccessi caratteriali) Florenzi, frenato dal cambio di ruolo in questa stagione (con Garcia è diventato esterno offensivo), Giaccherini, per il deludente campionato in Premier con il Sunderland, Diamanti, per l’addio al calcio italiano (è volato a gennaio in Cina da Lippi), Poli, ultimamente poco utilizzato da Seedorf, Astori e Criscito, per il rendimento scadente di fine stagione. Via Twitter, Antonini difende Gilardino: «Non hai i requisiti per questa Nazionale: troppo eticamente corretto» Criscito confessa la sua delusione: «Sto peggio per quest’esclusione che per quella dell’Europeo di due anni fa».