SuperLega, club pronti a partire tra cinque mesi. Ma Infantino (Fifa) frena: «Ne pagheranno le conseguenze»

SuperLega, club pronti a partire tra cinque mesi. Infantino (Fifa): «Ne pagheranno le conseguenze»
SuperLega, club pronti a partire tra cinque mesi. Infantino (Fifa): «Ne pagheranno le conseguenze»
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Martedì 20 Aprile 2021, 11:39 - Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 08:14

Quando partirà la SuperLega? Forse già dalla prossima stagione. Il segretario generale Anas Laghrari, in un'intervista a Le Parisien, parla del nuovo progetto e fa sapere che «la Super League può partire anche tra cinque mesi. Siamo pronti a sederci e parlare con la Uefa. Le loro minacce di esclusioni non sono comunque legali».

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«Non sarà una lega chiusa, un quarto delle squadre sarà rinnovata ogni anno - spiega -.

Vogliamo creare il miglior calcio, abbiamo il desiderio di organizzare una competizione che tutti vogliono vedere, che fa sognare la gente, i giovani per rinnovare un calcio che è entrato nella follia dei trasferimenti e dei soldi».

«Le giovani generazioni sono meno interessate al calcio - sottolinea Laghrari -, si concentrano sulla console o su altro e si collegano solo per le grandi partite. Ma questi big match ci sono raramente». E come esempio, cita la prossima semifinale di Champions League tra Real Madrid e Chelsea, «il primo incontro in assoluto tra questi due giganti del calcio europeo». «C'è anche una frustrazione tra i giocatori che vogliono giocare queste grandi sfide. aggiunge il segretario generale della Superlega - contro questi grandi giocatori, Neymar sognava di giocare contro Messi negli ottavi di Champions ma era infortunato e forse non giocherà mai contro Messi». Quanto alla nuova formula della Champions, Laghrari la boccia: «Difficilmente comprensibile».

Fifa contraria. Infantino: club ne pagheranno le conseguenze

«Voglio essere estremamente chiaro: la Fifa è una organizzazione costruita sui valori, i veri valori dello sport. Come Fifa non possiamo che fortemente condannare la creazione di una Superlega, che è un qualcosa di chiuso, che è una fuga dalle attuali istituzioni calcistiche. Non c'è nessun dubbio che la Fifa disapprovi questo progetto». Lo ha detto il presidente della Fifa Gianni Infantino, intervenendo durante il Congresso Uefa a Montreux in Svizzera. «Ieri abbiamo letto e ascoltato parole come guerra e crimini, parole terribili se associate allo sport che amiamo», ha proseguito Infantino durante il discorso in apertura del Congresso Uefa.

«La Fifa è qui per dare totale supporto al calcio europeo, all'Uefa, alle federazioni, alle leghe, alle squadre e a tutti i tifosi. Guardate al calcio europeo e al suo successo - le parole del presidente della Fifa -. Sono stato all'Uefa 16 anni, ho lavorato davvero duramente per difendere i principi e i valori che hanno portato il calcio europeo al successo. Il modello del calcio europeo, basato su un sistema aperto, promozioni, retrocessioni. Un modello che ha funzionato e che ho difeso a lungo». «Se alcuni 'elettì scelgono di andare per la loro strada, devono pagare le conseguenze delle proprie scelte. Sono responsabili delle loro scelte. Concretamente vuol dire, siete dentro o siete fuori? Non si può stare a metà. Pensateci bene, tutti devono pensarci».

«C'è molto da buttare via per un gioco finanziario a breve termine di qualcuno. Le persone devono pensare davvero attentamente, devono assumersi la responsabilità». «Tutti devono pensare soprattutto ai tifosi e a tutti coloro che hanno contribuito a creare quello che il calcio europeo è oggi. Dobbiamo proteggerlo, è nostro compito proteggere il sistema sportivo europeo», ha aggiunto Infantino. «Come l'Uefa, la Fifa è una organizzazione democratica, aperta. Tutti possono portare idee e proposte, ma con il giusto rispetto delle istituzioni, della storia e della passione di così tante persone. Spero che tutto torni alla normalità, che tutto venga sistemato, ma sempre con il rispetto, sempre agendo responsabilmente e sempre con solidarietà e nell'interesse di tutto il calcio».

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