Casa Milan e stadio di proprietà, i
rossoneri ripartono da due punti fermi

Il progetto completo di Casa Milan
Il progetto completo di Casa Milan
di Luca Uccello
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Giovedì 3 Aprile 2014, 03:37 - Ultimo aggiornamento: 10:14
MILANO - Oggi Casa Milan, domani lo stadio di propriet. Il club rossonero guarda avanti con coraggio. Vuole tornare la prima societ in Italia per fatturato dopo essere stata superata in questa stagione dalla Juventus, trovare nuovi partner e investitori stranieri pronti a credere nel progetto di Barbara Berlusconi e riprendere a vincere sul campo per festeggiare nella nuova piazza sotto Casa.





Tappeto rosso per Lady B. alla sua prima conferenza stampa nella nuova sede di via Aldo Rossi, in zona Portello, due passi da San Siro. Un progetto ambizioso e riuscito con la certezza che «l'impegno della mia famiglia non vuole e non deve mai mancare: c'è interesse a valorizzare questo asset e continuare a investire nel Milan».



E la creazione della nuova Casa che è andata a sostituire la storica sede lo dimostra. «Ci è dispiaciuto lasciare dopo 50 anni via Turati, ma dovevamo crescere, avevamo bisogno di nuovi spazi. La vecchia sede non ci permetteva di entrare in contatto con i nostri tifosi. La nuova sede fa parte di una strategia per aumentare le risorse da dedicare a giocatori per i futuri successi».



Lady B non parla di giocatori, di Kakà o direttori sportivi «per quelli c'è il dottor Adriano Galliani...». Si ma dov'è? Lo storico ad è chiuso nel suo ufficio, poco distante, davanti al televisore. Nella nuova sala conferenze al terzo piano non c'è un posto riservato per lui e nelle parole nessun riferimento. Al fianco di Barbara ci sono il neo direttore commerciale Jaap Kalma e l'archietto Fabio Novembre che si occuperà anche del progetto Stadium. «Il mio rapporto con Galliani è molto positivo, c'è stato un confronto di visione, anche duro, ma ora abbiamo ritrovato obiettivi comuni. Il nostro rapporto è sereno». Proviamo a credergli. Discorso diverso per Paolo Maldini. «Per me è e resta una bandiera del Milan. Ho parlato con lui, è disponibile e credo che un suo arrivo sarebbe positivo e auspicabile, se lui volesse darci un contributo».



Ora però tocca a Lady B. richiamarlo. Magari dopo una serie di viaggi programmati all'estero per cercare nuovi soci e finanziamenti perchè «lo stadio è stato al vaglio negli ultimi mesi ci permetterà di fare un balzo in avanti e continuare a competere con i club più forti dal punto di vista commerciale e sportivo in Europa». Ma servono investitori, magari ancora la Fly Emirates (proprio come con l'Arsenal) «e i miei prossimi viaggi in Medio Oriente o America vanno anche in questa direzione...».
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