Lecce, case al mare e in periferia: è fuga dal centro storico

Fuga dal centro storico: in tanti scelgono le periferie e le case al mare
Fuga dal centro storico: in tanti scelgono le periferie e le case al mare
di Mattia CHETTA
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Sabato 30 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 14:57

Fuga” dal centro storico: per acquistare una casa si scelgono sempre più i quartieri periferici, le frazioni o le zone vicine al mare. A condizione, però, che le aree offrano i servizi necessari, a partire dalle scuole.
È la fotografia che arriva dai dati dell’Agenzia delle Entrate rielaborati da Davide Stasi dell’Osservatorio economico Aforisma. La zona di Lecce più gettonata in assoluto è la periferia Sud (tra la via per Monteroni e quella per Lequile) dove le compravendite residenziali hanno subìto un incremento variazione del 133,3% nel triennio 2022/2019. Seguono gli immobili nella frazione di Villa Convento (100%) e San Cataldo. Qui sono state 30 le compravendite nel corso del 2019, 23 nel 2020, 46 nel 2021 e 59 nel 2022, con una variazione del 96,7%. 
E crescono – anche grazie agli universitari fuori sede – San Pio, Rudiae, Borgo Pace dove dalle 126 acquisizioni del 2019 si è passati alle 191 del 2022 (+51,6%). E poi ancora le zone agricole Ovest, Nord, Est (+47,1%), Santa Rosa (+41,3%), quartiere Ferrovia e quartiere Leuca (+30,8%), Piazza Mazzini, Ariosto, San Lazzaro e Tribunale (+12,6%). 

Le marine leccesi

Si fermano al 5% le compravendite di Torre Rinalda, Spiaggia Bella e Torre Chianca e quelle di Salesiani, Partigiani e Conservatorio (140 le acquisizioni nel 2019 e 147 quelle registrate nel 2022). 
Ultimo a rilevare comunque una crescita il centro storico, con le compravendite che racimolano una variazione dello 0,8%.

A perdere, invece, sempre secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate rielaborati dall’Osservatorio economico Aforisma, il quartiere Stadio, la 167, via Rapolla e Palio (-12,8%), la periferia Nord con Sant’Oronzo fuori le mura, via Adriatica e San Nicola (-15,4) e, fanalino di coda, la periferia Est con via Aldo Moro, Settelacquare e via Merine (-31,4%). «La zona più appetibile di Lecce – ha spiegato Stasi – rimane quella che comprende la centralissima piazza Mazzini ed i quartieri confinanti: piazzetta Ariosto e San Lazzaro, sempre ricercati dai leccesi. San Pio, Rudiae, viale Taranto e della Repubblica sono più popolari ed attirano per gli affitti a studenti e lavoratori stranieri. Cresce l’attrattività del rione Santa Rosa e delle zone urbane di via Monteroni. L’espansione è dettata da numerose lottizzazioni negli ultimi 10-15 anni, che hanno attratto gli investitori o chi voleva lasciare il centro città ritenuto poco vivibile a partire dalla primavera ma soprattutto d’estate. Molto “riscoperta” anche la marina di San Cataldo». 

La direttiva europea Case green

Ma lo scenario potrebbe presto cambiare a causa della direttiva europea Case green (o, più tecnicamente, Energy performance of building directive, Epbd) che il Parlamento europeo ha approvato nei giorni scorsi. Ogni Stato membro, infatti, dovrà adottare un piano nazionale che preveda la riduzione progressiva del consumo di energia degli edifici residenziali. L’obiettivo è un taglio del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. Entro il 2050, poi, il parco residenziale dovrà essere a zero emissioni. «Bisogna tenere presente che l’efficientamento energetico di una casa – ha aggiunto Stasi – ne aumenta il valore fino al 40%. A seconda che sia ubicata in centro o in periferia, infatti, la variazione di valore fra un fabbricato può dipendere dalla classe energetica: passare dalla classe E a quella D significa accrescerne il prezzo almeno del 5-6%. Da una classe G alla D si sale anche del 15-18%». 
«Per noi – ha dichiarato Loredana Latino di Coldwell Banker – Gruppo Bodini – la richiesta maggiore si concentra in zona Mazzini-San Lazzaro. Lecce è una città a misura d’uomo e dal centro è più facile raggiungere tutto. Quindi la richiesta maggiore arriva da lì. E poi la zona Est perché più ricca di servizi, che non sono invece erogati, per esempio, nella zona Ovest che fa fatica, secondo la nostra esperienza, a svilupparsi adeguatamente. Spesso quando proponiamo immobili in quella zona gli acquirenti chiedono categoricamente soluzioni nella Est. Qui abbiamo asili, scuole, mentre dall’altro lato vi è pochissimo. E sono proprio le scuole, soprattutto per chi ha bambini, a incidere nell’individuazione di aree e quartiere per la scelta della nuova casa. Incastrare il lavoro con la famiglia diventa sempre più difficile quindi il grande centro facilita tanto anche perché permette ai genitori di spostarsi a piedi».
Quartiere San Lazzaro maggiormente preferito anche secondo Gabriella Selmi di Euroimmobiliare2000: «San Lazzaro-Partigiani è incontrovertibilmente, almeno secondo le richieste dei nostri acquirenti, il quartiere più richiesto perché è a ridosso del centro, non è immerso nel traffico ed è facilmente raggiungibile anche a piedi. Di fatti, San Lazzaro rimane una delle zone più quotate. Poi abbiamo via Gentile, via De Pace, il comparto 16 e in secondo luogo Partigiani. Qui abbiamo venduto l’anno scorso degli edifici ricavati da ville attualmente in demolizione».

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