Milan, Tomori e Kalulu: il muro rossonero verso il rinnovo

Milan, Tomori e Kalulu: il muro rossonero verso il rinnovo
Milan, Tomori e Kalulu: il muro rossonero verso il rinnovo
di Luca Uccello
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Venerdì 10 Giugno 2022, 09:28

Fikayo Tomori si fa biondo. Lo fa per scommessa. Perché il Milan ha vinto lo scudetto, perché la parola data si mantiene sempre: «Ho scommesso con Bakayoko che mi sarei tinto i capelli di biondo come lui se avessimo vinto, quindi dovrò fare anche quello». Al mensile The Athletic il difensore inglese ripercorre il suo arrivo a Milano sotto la Madonnina fino alla gioia del tricolore: «Quando sono arrivato c'era il Covid, quindi la passione dei tifosi era qualcosa di difficile da immaginare. Avevo sentito dire da chi giocava in Italia che è pazzesca».
E ora «in questa stagione sono riuscito a viverla in pieno. È indescrivibile e, come si dice, bisogna vederla, esserci dentro perché c'è tanta passione, tanta gioia. Non lo dimenticherò mai». Non dimenticherà mai nemmeno le parole di Paolo Maldini: «Nel marzo 2021, quando ero ancora in prestito, parlavamo di come mi stavo trovando, di cosa pensava che potessi migliorare. Ero ancora in prestito, quindi che lui mostrasse ancora interesse per me, dicendomi cosa potevo migliorare. E detto da lui è tutta un'altra storia».
Ora Tomori si sente rossonero dentro. E che vuole restare a lungo a Milanello. Operazione rinnovo con adeguamento in corso. Stessa operazione per Pierre Kalulu che ha confermato la trattativa per un adeguamento al contratto. «Stiamo parlando del rinnovo del contratto con il club con i miei rappresentanti - ha detto il classe 2000 parlando del suo futuro al Milan -. Quando giochi in una squadra vincente, vuoi assolutamente rimanerci». Attualmente il francesino ex Lione guadagna 500 mila euro e ha un contratto fino al 2025. La proposta è 1,5 milioni netti a stagione fino al 2026.
Sempre al mensile The Athletic il tecnico campione d'Italia Pioli ha svelato il momento chiave della stagione rossonera. «Quando ci siamo ritrovati per la prima volta a Milanello l'anno scorso a luglio abbiamo parlato dei nostri obiettivi. Dovevamo puntare in alto. Non ci saremmo accontentati di un altro secondo posto perché ci eravamo già passati. È stato un momento importante perché ho visto nei miei giocatori la consapevolezza di quanto fossero bravi. Le tappe fondamentali? Il derby vinto e il blitz all'Olimpico con la Lazio».
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