Il Lecce si arrende al super Milan. E perde Krstovic per la sfida con l'Empoli

L'espulsione di Nikola Krstovic
L'espulsione di Nikola Krstovic
di Lino De Lorenzis
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Domenica 7 Aprile 2024, 05:00
A San Siro fa festa il Diavolo. Il Milan batte il Lecce 3-0 al termine di una partita dominata dall’inizio alla fine e tiene a distanza le rivali per il secondo posto. Nulla da fare invece per i salentini che, oltre a restare a mani vuote, perdono anche uno dei pezzi pregiati della scuderia di Luca Gotti in vista dello scontro-salvezza di sabato prossimo al Via del Mare contro l’Empoli. Il montenegrino Nikola Krstovic infatti salterà per squalifica la sfida con i toscani a causa dell’espulsione rimediata sul finire del primo tempo. Un episodio molto controverso con l’attaccante del Lecce che, nel tentativo di far suo il pallone, allarga la gamba destra e senza volerlo colpisce con il piede Chukwueze al petto. Il milanista stramazza al suolo nel mentre l’arbitro Massimi mette mano alla tasca sinistra del pantaloncino ed estrae il cartellino rosso. Il Lecce, in quel momento sotto di due gol, resta in dieci ed è costretto a giocare tutta la ripresa in inferiorità numerica. Proprio il direttore di gara della sezione Aia di Termoli, al 12’ del secondo tempo, si rende nuovamente protagonista di un episodio che penalizza i salentini, già in evidente difficoltà al cospetto dei più quotati avversari. Lo svedese Almqvist, subentrato al posto di Banda, dopo un contatto regolare in area rossonera con Theo Hernandez finisce a terra. Nella corsa, e anche in questo caso senza alcuna volontà da parte del diretto interessato, il mancino francese colpisce Almqvist al volto con una ginocchiata. In questi casi spetterebbe all’arbitro fermare il gioco, proprio come lo stesso Massimi aveva già fatto nel primo tempo interrompendo un contropiede di Dorgu per far prestare le cure a Banda, finito a terra dopo un contrasto con un avversario. Evidentemente distratto, e come lui anche l’assistente Baccini e il quarto uomo Colombo, l’arbitro Massimi invece ha fatto proseguire il gioco nonostante le proteste vibrate dei calciatori e della panchina del Lecce. Dal canto suo il Milan, denotando scarso fair play, ha deciso di continuare a giocare e con i giallorossi scoperti Leao si è presentato davanti a Falcone superandolo con un rasoterra imprendibile. A quel punto, il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, dopo aver applaudito ironicamente all’indirizzo di arbitro e avversari, ha deciso di abbandonare la tribuna facendo rientro negli spogliatoi.
Riferito detto delle decisioni penalizzanti della squadra arbitrale va detto anche che a San Siro il Lecce ha fattoi una magra figura. Il campo ha bocciato le scelte iniziali di mister Gotti che aveva predisposto un 4-3-3 con Dorgu schierato a sorpresa sulla fascia destra e con Banda invece a sinistra, oltre a Venuti titolare al posto di Gendrey. Il Milan, dopo aver rischiato in avvio sulo sinistro insidioso di Gonzalez, ha preso in mano la situazione mettendo alle corde la squadra giallorossa. Purtroppo, si sono riviste le ingenuità di sempre, soprattutto in marcatura. Pulisic ad esempio ha avuto la possibilità di calciare dal limite senza opposizione da parte di Ramadani, colpevole di avergli concesso troppo spazio, mentre Giroud ha colpito di testa a due passi da Falcone con Blin che è rimasto a guardare. Due gravi ingenuità che in serie A si pagano sempre a caro prezzo, soprattutto poi quando hai di fronte campioni affermati come lo statunitense e il francese.
Ora bisogna subito resettare tutto e cominciare a concentrarsi sul match di sabato con l’Empoli, una partita che precederà un mese decisivo per la salvezza del Lecce. Capitan Blin e compagni infatti dopo il test con i toscani affronteranno in ordine di calendario Sassuolo (fuori), Monza (in casa), Cagliari (fuori) e Udinese (in casa). Basterà un ultimo sforzo per bissare la salvezza di maggio 2023.
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