Sanremo, è già febbre da hit: i voti dei quotidiani ai partecipanti dopo il primo ascolto

Sanremo, è già febbre da hit: i voti dei quotidiani ai partecipanti dopo il primo ascolto
di Paola TROTTA
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Mercoledì 17 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 16:46

Il Festival di Sanremo 2024 si avvicina e i 30 big in gara sono pronti a sfidarsi sul palco dell’Ariston dal 6 al 10 febbraio. Mai come quest’anno spicca una schiera di artisti provenienti dalla Puglia, ben cinque: i Negramaro, Alessandra Amoroso, Emma, Diodato e Maninni.
Come hanno commentato alcuni i principali quotidiani nazionali al primo ascolto delle loro canzoni? Abbiamo raccolto le prime impressioni che vedono tra i favoriti i Negramaro, con "Ricominciamo tutto", un brano intenso e coinvolgente, carico di emozioni forti, vibranti e raggiunge il suo apice in un crescendo di esplosioni sonore e la voce da brividi di Giuliano. Alessandra Amoroso, potente e coinvolgente, ha emozionato con "Fino a qui", una ballata che trasmette tutta la sua emotività. Emma, da vera artista versatile ed eclettica, ha sorpreso con “Apnea”, impreziosita da suoni elettronici e profondi. Diodato, con il suo brano "Ti muovi", ha confermato il suo talento con una ballata trascinante in cui è impossibile non riconoscere la sua cifra stilistica, elegante e unica. Maninni, giovane promessa della musica pugliese, ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per affermarsi sulla scena nazionale con “Spettacolare”, ballad che parla di cadute e risalite. 

Cosa hanno scritto i giornali

Il Corriere della Sera scrive nei titoli “Tra i favoriti Negramaro” e nel testo sottolinea “Irama e Negramaro si candidano alla vittoria. La band, prima volta da “big” al Festival, porta una power ballad sulle continue ripartenze dell'amore, cita «le bionde trecce» di Battisti in un crescendo strumentale che parte dal piano di Sangiorgi per arrivare a band e orchestra. Raffinato commento per Diodato “riempie la casella cantautore, eleganza orchestrale e northern soul per una storia che è finita ma che dentro si muove e smuove ancora”. Per Emma un commento breve ma che racchiude estrema positività “è serena e giocosa”, mentre Alessandra Amoroso “fotografa la ripartenza dopo la caduta, citando la frase cult del film L'odio”. Maninni piace ma “doveva rischiare qualcosa in più”.
Repubblica racconta la canzone dei Negramaro “Un amore maturo si ritrova. Il pezzo si ripete un po' ma c'è”, definisce quella della Amoroso “Una tradizionalissima ballata, una donna sola nella notte di Roma” e premia Diodato “Bella progressione melodica, una ballata lenta per un amore contrastato: "Me lo ricordo bene il nostro tempo assieme", nella speranza che ritorni”. Per Emma sottolinea il “Deciso cambio di stile. Anche lei si affida a un arrangiamento elettronico e dance” e Maninni “Pezzo molto tradizionale per giunta con qualche accento che non torna come dovrebbe”. La Stampa elogia i Negramaro “Voglia di riscoprirsi di una coppia matura ma con la stessa innocenza degli inizi. Giuliano che canta su pianoforte a coda fa scattare l'applauso con l'orchestra farà venire la pelle d'oca”, ma anche Emma “Paolo Antonacci e Davide Petrella con la stessa Miss Marrone mettono mano alla penna e agli strumenti. C'è l'elettronica ma anche una voce che ha tanta voglia di divertirsi su un palco che le è amico”. Plaude a Diodato “Ballatona che si farà largo come un coltello nel burro. Basso e batteria a dettar la linea e un testo che cresce sino al ritornello da ricordare al volo e ricanteremo sono la doccia” e ad Alessandra Amoroso “Gli amici fidati Takagi e Ketra che hanno già regalato alla Amoroso tormentoni da milioni di clic provano qui, però, un altro percorso. Il pezzo potrà arrivare in alto?” Il giudizio resta ampio su Maninni “Sembra di ascoltare una canzone Anni '70, quel polpettone pieno di amore con uno stop e il «tu tu tum» rullante che chiama l'urletto. Verrebbe voglia di premiarla con un bel voto ma poi ci si pensa su”. Il Messaggero conciso e incisivo, scrive dei Negramaro ”Una ballata tutta «discese e risalite». La citazione di Battisti non è casuale. Su Amoroso “È la "vecchia" Sandrina, come la chiamano i fan, quella di "Stupida" e "Immobile". Cita Vasco e dice che non ha «più voglia di fare la guerra». Mentre su Emma “Più a fuoco di due anni fa. Si butta in pista, in versione Anni '80. Il ritornello acchiappa: «È colpa mia se adesso siamo in bilico». Sarebbe perfetta per l'Eurovision“. Per Diodato scrive “Parte come una ballata stile Radiohead, poi guarda alla canzone italiana degli Anni '70: «Tu ancora ti muovi / qui dentro ti muovi». Mmentre su Maninni «Come l'amore il primo giorno d'estate»: il cantautore pugliese prova a conquistare lo status di big senza correre rischi, con un pop-rock piatto e senza fronzoli”. Anche Il Mattino argomenta sui cinque pugliesi scrivendo “Tra le cose migliori la ballad radioheadiana di Diodato e quella coldplayana dei Negramaro con ripetute citazioni battistiane». Alessandra Amoroso “cita il Vasco Rossi di «Sally» e cammina in equilibrio sulla follia, affidando l'esito alla prova vocale”, su Emma “ha grinta, ritornello in stile anni Ottanta alla Viola Valentino e voglia di riprendersi tutto quello che è suo” e Maninni “promosso big ancora non si sa perché”. 
Anche Il Giornale apprezza
i nostri fantastici cinque, scrivendo dei Negramaro “Così si costruisce una ballatona. Ricominciamo tutto è la poesia di una coppia vissuta che era «come una canzone di Battisti all'alba senza le "bionde trecce"» e che ora si dice «Scendi che ti aspetto: ricominciamo tutto». Un amore che riparte. Una band che suona come pochi e che, con l'orchestra, sarà spettacolare”. Di Alessandra “«Caramelle antipanico alle 2.43». In Fino a qui c'è una Alessandra Amoroso più matura. Lo spettacolare «rallentamento» nell'interpretazione di «Non so stare a occhi chiusi sopra la follia» vale il biglietto”, mentre di Emma “Cerca la pacificazione dopo una crisi in un brano che toglie il fiato tanto è incalzante. Anche il ritornello è da cantare in Apnea proprio come dice il titolo”. Su Diodato” Lo riconosci subito e nei versi «cerchi l'ultima parte di me che crede ancora che sia possibile» c'è tutta la sua vena riflessiva. Su Maninni “Non è del tutto Spettacolare come il titolo del brano ma il barese Alessio Mininni in arte Maninni si distingue per la pacatezza espressiva e una costruzione armonica rassicurante”. Anche Il Tempo titola con i salentini “Inarrivabili Negramaro”. Su Emma “Un pezzo anni '80. Emma è in formissima. mentre su l’Amoroso "Cita Roma e Vasco. Ma la voce? Meravigliosa ballad. Da riascoltare” Diodato “A dispetto del titolo. Diodato non si muove. Conferma il suo talento con una poesia ma non rischia” e Maninni “Canzone sanremese doc ben interpretata”. Infine QN, Quotidiano Nazionale titola con la band leccese “Santi e Negramaro su tutti”. “Su Alessandra “Classicone da urlare, dopo una strofa normale”. E su Emma “Piano inclinato facile, battito veloce. Siamo in apnea”. Plaude a Diodato "Lui sa scrivere una canzone, muoversi dentro le parole e i sentimenti, melodia e armonie. E su Maninni scrive “Scuola romana, a occhio. Bello scrivere contemporaneo, qualche caduta muay thai, innamorato scorrevole, il guizzo che stringerti forte è spettacolare. Come te”. 
 

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