Il governatore frena sulla Notte della Taranta: «Difficile riunire 200mila persone»

Il governatore frena sulla Notte della Taranta: «Difficile riunire 200mila persone»
di Ilaria MARINACI
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Giovedì 16 Aprile 2020, 08:54
«La Notte della Taranta? Difficile che si possa fare ma troveremo il modo di mantenere viva la festa». Ieri mattina, ospite della trasmissione tv Mattino Cinque, il governatore Michele Emiliano ha parlato del destino del concertone di Melpignano, confermando quello che in molti già sospettavano. «È poco probabile ha spiegato il presidente della Regione che ci siano le condizioni per mettere insieme 200mila persone. Invito tutti gli artisti a farsi venire delle idee innovative per trasformare questo evento in uno show attraverso altri mezzi». Una sorte che, si presume, toccherà anche ad altri spettacoli dal vivo di forte richiamo. Dalla fondazione grika che organizza il Concertone, Massimo Manera assicura che l'appuntamento non salterà. Il nuovo maestro concertatore Paolo Buonvino sta continuando a lavorare per un'edizione diversa, spostata giocoforza, è lecito pensare, dalla piazza fisica a quella televisiva e virtuale, ma pur sempre nel solco della tradizione della pizzica. «Dobbiamo ragionare questa volta non nell'immediato ma sul medio-lungo termine dichiara Manera e lanciare un messaggio ai turisti che ci seguono: il Salento c'è e la cultura non si ferma».

Un invito, in sostanza, a proiettarsi sulle prossime stagioni. Ma un'ulteriore batosta a breve termine per il settore turistico che, numeri alla mano, è stato quello ad aver maggiormente beneficiato dell'impatto economico della Notte. Secondo uno studio universitario condotto qualche anno fa proprio su questo aspetto, per ogni euro investito nel festival itinerante e nel Concertone ne sono rientrati 4,3 sul territorio, soprattutto nel comparto della ricettività turistica. Un'altra ragione per cui a Melpignano si sta ragionando su come poter mantenere vivo il legame con i tanti appassionati.

Nasce anche da qui l'iniziativa #casataranta che, in queste settimane di isolamento, sui social sta ottenendo riscontri lusinghieri. «Abbiamo quasi raggiunto i 4 milioni di visualizzazioni, mettendo on line quasi tutto il materiale video prodotto in 22 anni di Notte della Taranta prosegue Manera che abbiamo provveduto a sistemare sul nostro canale Youtube. La risposta degli utenti ci dice di indirizzarci anche verso forme nuove di interazione con il pubblico». Quali forme si capirà attraverso l'interlocuzione che si sta portando avanti sia con le altre fondazioni pugliesi, partecipate della Regione, sia con gli altri festival nazionali, come la Mostra del Cinema di Venezia o il Giffoni. «Il ritorno alla normalità aggiunge passa anche dalla socialità e dalla cultura e, sebbene oggi la priorità assoluta vada alla salute, l'uomo deve poter lavorare e poter coltivare la bellezza. Noi siamo dentro questo filone produttivo e ci stiamo consultando e confrontando per capire cosa si può fare e cosa no. Non fare nulla sarebbe una sconfitta». Una soluzione alternativa, sia pure orfana della piazza (e si fa davvero fatica a immaginare il Concertone di Melpignano senza pubblico), permetterebbe di tutelare le centinaia di persone che lavorano all'evento. «Gli artisti di tutto il settore dello spettacolo dal vivo conclude Manera non possono certo stare fermi un anno. Dobbiamo continuare a promuovere questa terra pensando al futuro».
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