Bungaro: «Torno a vivere in Puglia. E ora canto a casa»

Quattro le date in programma: stasera alle Officine Cantelmo di Lecce, domani e domenica al Teatro Kopò di Brindisi, lunedì al Lunatica Incantina di Foggia

Bungaro: «Torno a vivere in Puglia. E ora canto a casa»
di Franco GIGANTE
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Venerdì 12 Maggio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:47

«Finalmente arrivo in Puglia, la mia Puglia, con questi concerti. Vengo da sold-out dappertutto, ho scritto il singolo di Eros Ramazzotti con Aleandro Sanz, ho scritto per Ron, entro la fine di quest’anno ho altre importanti collaborazioni internazionali e italiane, torno a vivere in Puglia per l’amore, la famiglia, il cibo, l’amore per le piante».

Sprizza soddisfazione Bungaro per l’arrivo “a casa” con il suo nuovo progetto “Volevo volare con i piedi per terra”, accompagnato da Marco Pacassoni al vibrafono, xilofono e percussioni. Quattro le date in programma: stasera alle Officine Cantelmo di Lecce, domani e domenica al Teatro Kopò di Brindisi, lunedì al Lunatica Incantina di Foggia.

«Ho scritto per Ron pensando alla mia terra e a tutto quello che avevo lasciato»

«La canzone “Più di quanto ti ho amato” che è nel nuovo album “Sono un figlio” di Ron l’ho scritta proprio durante un mio viaggio in Puglia pensando alla mia terra e a tutto quello che avevo lasciato – dice – dopo tanti anni vissuti a Roma ho comprato casa a Carovigno e ogni volta che torno questa canzone è con me, con un pensiero sul sociale e su tutto ciò che ci gira intorno, perché non ho mai dimenticato la mia provenienza e tutto il mio sentire. Lo condivido con i miei compagni di viaggio, con Rachele che è la mia compagna; le ho raccontato della mia terra e lei si è inserita all’interno di questa canzone. E con Cesare Chiodo, e ho pensato subito a Ron che potesse onorarla con il suo talento».

Recentissima anche la collaborazione al nuovo album “Battito infinito” di Eros Ramazzotti con il brano “Sono”.
«È il singolo con Alejandro Sanz – continua – la canzone è nata nella mia casa di campagna con Edwuin Roberts e Stefano Marletta: l’ho scritta pensando a Eros, gliel’ho mandata e a lui è piaciuta tantissimo elaborando il testo per avvicinarlo al suo sentire.

Poi ha contattato Alejandro Sanz e, magicamente, è nata questa bellissima collaborazione, anche con la versione spagnola “Soy” uscita in tutto il mondo, che ha ottenuto un grande successo, soprattutto nei Paesi latini».

Bungaro non è nuovo a collaborazioni eccellenti. Nel fortunato singolo “Il cielo è di tutti” canta con Fiorella Mannoia, ha suonato nelle radio “Zen”, un brano dal sapore decisamente originale accompagnato dal basso di Saturnino e con un groove di marimba davvero esotico e irresistibile. Nel 2018 è stato a Sanremo con Ornella Vanoni e Pacifico con il brano “Imparare ad amarsi”, con cui ha vinto il Premio Sergio Endrigo per la migliore interpretazione e il Baglioni d’Oro per la miglior canzone. L’anno dopo nuovamente all’Ariston come ospite, in duetto con Francesco Renga nel brano “Aspetto che torni” di cui è autore.

La sua musica anche per il cinema

La sua musica è molto apprezzata anche da alcuni registi, tra cui Patrice Leconte; ha firmato diverse colonne sonore di film di successo: tra le più recenti, “Perfetti sconosciuti”, che ha vinto il Ciak d’Oro e il Nastro d’Argento, ed è stato candidato ai David di Donatello per la migliore canzone originale; ha firmato la canzone “In viaggio”, interpretata da Fiorella Mannoia, per il film documentario “I bambini sanno” di Walter Veltroni. E poi ha duettato con Youssou N’Dour (Senegal), Cico Buarque de Holanda (Brasile) Cesária Évora (Capo Verde), Tosca, Gianni Morandi, Neri Marcorè, Paola Cortellesi, Chiara Civello e Rocco Papaleo.

Ma torniamo al nuovo spettacolo. «Profuma della mia terra, è la mia storia e il mio amore assoluto per questa regione meravigliosa - aggiunge Bungaro - al centro c’è un bambino, Antonio Calò in arte Bungaro, che si racconta attraverso trent’anni di canzoni e racconta cose che Toni adulto non ha mai detto, a tratti incredibili. Per farlo prendo in prestito le parole di mia madre, che mi esorta a tirare fuori gli episodi memorabili, le canzoni che ho scritto, gli incontri che hanno attraversato la mia vita a partire da quando, a soli 9 anni, vinsi il festival di Sanremo dei ragazzi sul palco dell’Ariston».

Cantautore elegante che da oltre trent’anni scrive pagine importanti della musica d’autore italiana e internazionale, Antonio Calò in arte Bungaro ha conquistato numerosi riconoscimenti, quattro premi della Critica al festival di Sanremo, due premi Musicultura, tre premi Lunezia ed una nomination ai Latin Grammy con Ivan Lins.

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