Condominii e villette: la svolta green anche nell'edilizia

Condominii e villette: la svolta green anche nell'edilizia
di Serena COSTA
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Giovedì 30 Novembre 2023, 13:31

Che la svolta green incominci. Condominii, ville unifamiliari e unità immobiliari con accesso autonomo hanno risentito positivamente delle ristrutturazioni, dei cappotti termici e dell'efficientamento energetico: i benefici per l'ambiente ci sono stati, eccome, e ciò si è tradotto in meno emissioni di anidride carbonica, meno sprechi energetici, nel riuso delle materie prime edilizie e nell'uso di materiali più naturali. Insomma, sostenibilità fa rima con risparmio e salute.
L'edilizia, negli ultimi anni, è stato un importante volano dell'economia del Mezzogiorno e la riqualificazione del parco edilizio nazionale è stata fortemente agevolata dall'introduzione dei bonus e dei Superbonus.
In attesa di sapere quale sarà il testo definitivo della direttiva europea Case Green e, a livello regionale, del Piano Casa, gli imprenditori del settore tracciano un bilancio positivo del periodo che vive l'edilizia.

I commenti

«Dopo anni di crisi, durata dal 2008 fino al 2017, con un breve intervallo di ripresa nel 2018 frenata dall'avvento del Covid, le agevolazioni fiscali e gli sconti in bolletta attuati dai governi passati hanno generato ottimi volumi di affari - spiega Massimo Leo, titolare di Leo Constructions -. Tutti i settori legati all'edilizia, come l'arredamento e come le aziende produttrici di materassi e complementi bagno, hanno beneficiato di queste misure, che hanno letteralmente rimesso in moto l'economia e dato lavoro a tantissime persone. Negli ultimi 2 anni, come azienda abbiamo proceduto alla riqualificazione di interi quartieri leccesi: siamo intervenuti nel rione Santa Rosa e nelle zone 167 A e B, occupandoci di tutte le pratiche burocratiche, oltre che delle riqualificazioni energetiche. In realtà, già prima dei bonus, la nostra azienda costruiva condominii e villette in linea con il Protocollo Itaca, una certificazione oggettiva di edilizia sostenibile, che ci ha premiato: oggi, una casa nuova con tripla classe A fa risparmiare a una famiglia 3.000 euro all'anno di bollette e il benessere di chi vive in un ambiente ben climatizzato e coibentato è assolutamente impagabile. Come scelta aziendale, non installiamo nemmeno più il riscaldamento a gas metano, perché alimentiamo tutto col fotovoltaico. Si consideri che attualmente la maggior parte degli edifici costruiti tra gli anni Cinquanta e gli Ottanta è di classe G ed è un vero disagio abitarci, sia d'estate che d'inverno».
Anche l'indotto, ovviamente, si sta avvantaggiando della ripresa dell'edilizia e si orienta su una domanda sempre più ecosostenibile. «L'ausilio dei bonus legati alla transizione ecologica ci ha dato una grande spinta dopo anni di recessione premette Angelo Panarese, titolare della ditta fornitrice di materiali "Fratelli Panarese" . I produttori di materiali più innovativi hanno capito da tempo le direzioni del mercato green: anche noi ci stiamo adeguando a produrre nuovi tipi di malte e di asfalti tiepidi a bassa impronta di Co2, avvalendoci di progetti di ricerca con l'Università del Salento, la Cittadella della ricerca e il Cetma. Un altro aspetto importante, poi, è l'abbattimento dei rifiuti da scarti edilizi, una cultura che si acquista partecipando alle gare di appalti pubblici. Grazie all'adesione al progetto Horizon 2020, per esempio, abbiamo realizzato un manufatto in cemento usando come aggregato la materia prima seconda per realizzare ponti stradali, in cui abbiamo installato un congegno che monitorava il numero di veicoli che potevano percorrere l'infrastruttura».
Certo, non è tutto oro quel che luccica. «Parlare di ecologia nel settore delle costruzioni è molto complicato - spiega Giuseppe Tota, nell'azienda di famiglia Gruppo Togi -. Materiali che per l'utenza sono percepiti come ecologici spesso hanno un ciclo di vita che impatta massivamente sia sul territorio che sull'uomo. Bisognerebbe analizzare la lavorazione del materiale e le trasformazioni che esso subisce. Consideriamo ecologici gli isolanti naturali di origine animale e vegetale, pitture ad acqua senza l'aggiunta di solventi o di piombo, materiali per pavimenti come pietre naturali e parquet in legno e materiali da costruzione che devono essere di tipo riciclabile. I costi sono superiori dal 2 al 10% rispetto al tipo di materiale "convenzionale", ma si rivelano più competitivi nel lungo periodo e in termini di valore finale dell'immobile. Le innovazioni sono lente e non sempre facilmente applicabili e inoltre non sempre il cliente vuole riconoscere un premium price per l'utilizzo di materiali "innovativiecologici».

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