Agraria, cabina di regia all'Università

Agraria, cabina di regia all'Università
di Maria Claudia MINERVA
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Lunedì 14 Aprile 2014, 22:47 - Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 09:38

LECCE - Il corso in Agraria questa volta si far, ma la cabina di regia spetta all’Universit. questo il succo dell’incontro in rettorato tra gli esponenti della Claai Puglia e il rettore Zara. Nel corso dell'incontro, che si è svolto ieri mezzogiorno, al rettore è stato consegnato il testo della petizione rilanciata, a otto anni dalla prima, sempre dall’associazione (all’epoca l’iniziativa rimase lettera morta perché non c’erano le risorse), che ora è tornata alla carica, più determinata che mai a raggiungere l'obiettivo.

«Abbiamo ritenuto di dover consegnare al rettore la petizione, corredata dalle firme autorevoli a sostegno dell’iniziativa, perché crediamo di riuscire a portare avanti il progetto - hanno detto Luigi Pedone e Rocco Maurelli della Claai -. D'ora innanzi, sarà il rettore a tenere le fila dei soggetti sociali al fine di acquisire quella condivione del progetto senza la quale tutto sarebbe più difficile. Spetta ora al territorio scommettere su stesso dando prova di grande maturità e rapportarsi conseguente alla sfida che abbiamo tutti davanti».

«Dapprima sarà fatta una ricognizione della “domanda di formazione” - ha spiegato il rettore Zara -, interloquendo con i principali soggetti coinvolti nelle tematiche riguardanti l’agroalimentare, incluse le organizzazioni rappresentative del mondo del lavoro. In questo modo verranno evidenziate le esigenze formative, correlate anche alle necessità di sviluppo del territorio, che rappresentano il punto di partenza per l’accreditamento del percorso formativo ai sensi della recente normativa ministeriale e dell’Anvur. Questa tappa - ha aggiunto il rettore - è quindi obbligata, e sarà coordinata esclusivamente dall’Università. Come risultato di questa ricognizione, sarà formulato un piano dell’offerta formativa (insegnamenti richiesti, laboratori, personale specializzato) che comporterà l’elaborazione di un piano finanziario. L’intero progetto formativo e il correlato piano finanziario saranno quindi discussi e condivisi con gli interlocutori politici, le forze sociali e tutti i portatori d’interesse».

Il territorio ha già dato ampia disponibilità a sostenere l’idea. Per suggellare questo impegno, sempre ieri, il presidente della Provincia, Antonio Gabellone, si è incontrati con il rettore con l’intento di «avviare e condividere un percorso comune finalizzato a costruire una proposta operativa rispondente alle esigenze del territorio e conforme alle caratteristiche della didattica universitaria».

«Il dibattito di questi giorni sulla necessità, da più parti evidenziata, di attivare un corso di studi universitario in agraria, è stato affrontato sotto molteplici punti di vista, al fine di valutare nel dettaglio ogni aspetto relativo sia alla specificità della formazione accademica sia all’articolazione di una proposta organica in grado di soddisfare anche le esigenze delle aziende salentine - ha sottolineato il presidente Gabellone -. Il corretto sviluppo del nostro territorio, la sempre maggiore attenzione verso un’agricoltura biologica e la necessità che i prodotti del Salento possano sempre più conquistare i mercati nazionali ed internazionali, devono rappresentare le linee guida con le quali costruire un efficiente percorso formativo utile, nel contempo, a fornire opportunità occupazionali agli studenti dell’Università del Salento».

L’obiettivo sarà, quindi, riuscire a coniugare «tempi certi per la costruzione della proposta». Con questo auspicio sia il presidente Gabellone che il rettore hanno garantito massimo impegno anche nel coinvolgimento dei sindaci del territorio e della Regione.

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