Lo sport: club dilettanti e impianti le priorità
«La priorità è rivolta alle società dilettantistiche. Siamo in un momento di difficoltà. Deve essere superata la crisi, poi lo sport riprenderà il suo corso naturale, ma bisogna pensare a più deboli». Andrea Abodi mette subito sul piatto la sua dichiarazione d’intenti. Il neo ministro per lo Sport e i Giovani, in passato già presidente della Lega di Serie B (calcio) parte dalle società dilettantistiche. Dopo il covid, che aveva già indebolito il sistema, adesso c’è il caro-energia da affrontare. E le difficoltà enormi ci sono tanto per i club di calcio, basket e volley, tanto per le società che si occupano di altri sport e che portano avanti la propria attività in contesti particolari. Lo sport è un mezzo per l’inclusione sociale, oltre che un’attività produttiva. Abodi ha poi rassicurato tutti anche sulle Olimpiadi del 2026 (Milano-Cortina) e dovrà anche gestire, dal punto di vista del governo, la candidatura della Figc agli Europei del 2032. Ha tanta esperienza nel ramo dell’impiantistica sportiva. E in quel dossier c’è Bari.