L'incidente nel Barese e i sogni infranti: le storie di Michele, Elisa e Sara

Martedì 13 Dicembre 2022, 09:09 - Ultimo aggiornamento: 20:21 | 2 Minuti di Lettura

Sara, la mascotte della comitiva

di Alfonso SPAGNULO

Sara Grimaldi aveva solo 19 anni ed era la più giovane tra gli occupanti della Mini Cooper che domenica sera si è scontrata con un camion sulla maledetta Statale 96 in territorio di Modugno. Sara, figlia di un'insegnante della scuola dell'infanzia, aveva concluso da poco gli studi al liceo Cagnazzi di Altamura. Una ragazza sempre allegra, disponibile, con la spensieratezza che contraddistingue i giovani di quell'età. Era un po' la mascotte del gruppo. Coccolata dai suoi amici più grandi. Amava la danza, il rapper Niko Pandetta e la cantante neomelodica napoletana Carmen Zarra. Una morte improvvisa che ha sconvolto la piccola comunità di Palo del Colle. In paese speravano tutti non fosse vero in quanto non si può morire a 19 anni. Un dolore straziante per i genitori, per i parenti e tutti i suoi amici. Tra i messaggi anche quello del sindaco Tommaso Amendolara che con un abbraccio virtuale ha parlato di un dolore immenso. «Sono profondamente addolorato per questa grave tragedia ha tenuto a dire il primo cittadino -. È un dolore che coinvolge tutta la nostra comunità». «La morte Sara ci lascia inebetiti, increduli ha scritto un amico -. Il primo pensiero è per lei, per l'interruzione del suo progetto di vita, poi per i suoi genitori, per lo sforzo che dovranno fare per sopravvivere e poi per tutti noi, che meno vicini siamo comunque partecipi, perché la morte di una giovane colpisce tutta la comunità, ognuno viene toccato nell'affetto, nel senso di impotenza, nel dolore in quanto umani in grado di entrare in sintonia con il dolore altrui, e ci spinge a riflettere, a interrogarci, a ricercare un senso nella perdita. Una vita che si spegne troppo presto toglie un po' di futuro e di fiducia a tutti». Nella sua spensieratezza era risoluta. Voleva amare, questo è certo, e a chi gli chiedeva se fosse single o innamorata lei rispondeva ridendo: «So chi voglio». Voleva crescere, amare ed essere amata appunto. Ma tutto si è spento in una fredda notte di dicembre su una strada buia.

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