Il commissario dei Giochi del Mediterraneo, Ferrarese: «Tempo scaduto ma possiamo
ancora correre ai ripari»

di Domenico PALMIOTTI
Martedì 17 Ottobre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 11:17 | 2 Minuti di Lettura

Il caso Milano-Cortina


Tornando al punto di Milano-Cortina, l’impianto di bob cancellato, e all’eventuale possibilità che pure per i Giochi del Mediterraneo si profili uno scenario simile (il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha condiviso il fatto di non costruirlo più per non spendere tanti soldi), Ferrarese osserva: «Per una sola opera a Taranto, la penso anche io così. Si tratta delle due piscine olimpioniche, coperta e scoperta, che costano 37 milioni. Ma la politica ha deciso e non voglio assolutamente cancellare ciò che si è deciso con il comitato. Tuttavia, se non stiamo attenti, il giorno dopo i Giochi le piscine potrebbero diventare una cattedrale nel deserto. Voglio ricordare che il progetto che mi è stato consegnato, fatto da Asset, prevedeva 22 milioni. Adesso quota 37. E so perfettamente che non si possono fare i Giochi con una sola piscina, conosco il regolamento, ma il primo finanziamento aggiuntivo che sto chiedendo al Governo è proprio questo. E sulla seconda vasca orienterò anche le risorse risparmiate con i ribassi d’asta delle opere che andranno a gara. Quanto al Dip, il Documento di indirizzo alla progettazione, non è un pezzo di carta - aggiunge Ferrarese a proposito di quanto dichiarato ieri a Quotidiano da Sannicandro -. Il Dip ha tutti gli elementi per sviluppare la progettazione. Prima non c’era nulla, mentre ora su 30 interventi abbiamo una decina di Dip e circa 20 Pfte, il Piano di fattibilità tecnico-economica, quello che si manda in gara. È quasi un esecutivo. Oggi, col Codice degli appalti, il Pfte è quello che una volta era il definitivo. Sui Dip facciamo ora la progettazione definitiva e i Pfte li mandiamo in gara».
E sullo stadio, aggiunge, «il progetto tenteremo di realizzarlo a febbraio per andare in gara e appaltarlo a maggio. Però anche qui: il progetto dello stadio non mi è stato consegnato. Lo dovrò fare io perché chi avrebbe dovuto farlo, non l’ha fatto. Il project financing dello stadio non era definitivo, né esecutivo. Il lavoro che faremo adesso ci porterà via tre mesi per la progettazione, certo, ma il project che pensavano di fare, avrebbe richiesto due anni e mezzo se non tre».

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