Ex Ilva, respinto il ricorso di Mittal contro l’amministrazione straordinaria. Ispezione interrotta. I commissari: «Non abbiamo avuto informazioni utili»

Venerdì 2 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 11:31 | 1 Minuto di Lettura

La cassa integrazione

Dal fronte sindacale, per esempio, si sta lavorando su tre aspetti: i 5 milioni previsti per la cassa integrazione nell’indotto, che sono ritenuti pochi, le 6 settimane aggiuntive di cassa che si vorrebbero invece portare a 13, e il vincolo del 70%. È stato infatti previsto che per accedere al fondo di garanzia, le imprese devono aver impegnato, negli ultimi due esercizi precedenti la data di presentazione della richiesta di garanzia, almeno il 70% del fatturato nei confronti del committente. Quindi nei confronti dell’ex Ilva. Ma stabilire così la monocomittenza e legarla ad un vincolo alto di fatturato, rischia di escludere molte imprese. Invece, si sostiene, la platea va ampliata. I fondi per la cassa dovrebbe essere possibile aumentarli in fase di conversione del decreto, mentre sulla durata temporale, essendo appunto un plafond ulteriore messo a disposizione di chi ha già finito la cassa, si chiedono 13 settimane. Poco più del doppio di quanto è stato concesso.

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