Continua l'allarme per il virus misterioso che sta imperversando in Cina. Sul caso è intervenuto il virologo dell'Università degli Studi Milano Fabrizio Pregliasco in un'intervista rilasciata all'AdnKronos Salute. «È chiaro che i cinesi dicono abbastanza poco» sul nuovo coronavirus, «ma penso che la situazione vada vista anche in positivo: sono riusciti a individuare una fogliolina in un mare sconfinato. Questi circa 200 casi di polmonite, che magari saranno anche molti di più e potrebbero sbarcare anche in Italia, sono però una piccola epidemia, che è stata individuata per tempo e che è ora, per questo, contenibile».
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«Il quadro va sicuramente visto nel suo evolversi nel tempo - osserva - perché si tratta di una forma non peculiare di infezione, che provoca una comune polmonite. Ma io voglio vedere il positivo: un'epidemia è come un incendio, inizia in una piccola zona, poi aumenta e poi qualche spezzone vola via (e questo potremmo accomunarlo ai viaggi delle persone nel mondo). È chiaro che oggi, rispetto al passato, dopo l'esperienza dell'H1N1, della Sars, della Mers, è stata rinforzata la capacità di individuazione della situazione di rischio».
Child from China tests positive for coronavirus in Cebu City https://t.co/eeTSPWfg4V
— azael_godlike (@azael_godlike) 21 gennaio 2020
«Con le pandemie di spagnola o la Hong Kong in qualche modo l'uomo è stato colpito in faccia e la situazione era incontrollabile.