Nuove visite e ricoveri dopo tre mesi di stop: Cup, si prenota dal 15 giugno. Migliaia in attesa

Nuove visite e ricoveri dopo tre mesi di stop: Cup, si prenota dal 15 giugno. Migliaia in attesa
di Maddalena MONGIò
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Sabato 6 Giugno 2020, 09:23 - Ultimo aggiornamento: 09:32
Dal 15 giugno via libera alla prenotazione di nuovi esami e nuove visite specialistiche dopo il lungo stop imposto dall'emergenza Covid. Lo rende noto il direttore generale della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo. Una data attesa dopo il fermo iniziato i primi di marzo fino al 10 maggio, quando sono riprese le attività sanitarie per chi aveva una prenotazione bloccata per colpa del Covid. Una ripartenza, quella con le prenotazioni al Cup, che, però, arriva in ritardo rispetto ai tempi previsti.

Erano 11.200 i salentini in attesa. Una parte di questi è stata richiamata per fissare un appuntamento e ha effettuato la visita o l'esame che aveva prenotato, ma ci sono stati anche diversi no grazie, da parte di chi ha rinunciato. E non solo. Come aveva già preannunciato Rollo a Quotidiano, la ricognizione sulla massa di prenotazioni bloccate dal Covid è l'occasione per la presa in carico dei pazienti cronici che richiedono di controlli costanti. I malati cronici sono, quindi, estrapolati dagli elenchi e destinati ad agende specifiche che, a questo punto, non rientreranno più nelle liste d'attesa. Uno dei problemi dei tempi lunghi d'attesa, in particolare sul codice P (esami e visite da effettuare entro sei mesi), riguarda proprio i controlli che sono fissati anche a distanza di uno o due anni e per questo appesantiscono i tempi di attesa che in realtà non sono tali.

Al contrario delle attività ambulatoriali ancora in divenire, quella ospedaliera è ripresa a pieno ritmo in tutti gli ospedali. Più rallentata a Copertino dove, probabilmente, l'utenza deve ancora superare la remora del Covid che comunque è lontano da tempo visto che da quasi un mese, prima della ripartenza come nosocomio no-Covid, erano rimasti solo gli ex ospiti della Rssa La Fontanella di Soleto ed erano tutti negativi. In generale gli ospedali hanno ripreso a marciare tant'è che cominciano ad esserci problemi per i posti letto (in particolare al Fazzi di Lecce) dopo che sono stati diminuiti per rispettare il distanziamento sociale tra i degenti. Sempre al Fazzi, rispetto ad aprile, è raddoppiata l'attività chirurgica nel mese di maggio, passando a più di 600 interventi chirurgici spalmati tra quelli del reparto di Chirurgia generale, diretto da Marcello Spampinato, e del reparto di Ortopedia e Traumatologia, diretto da Giuseppe Rollo.

Rispetto alla prima ipotesi di ripartenza delle attività ambulatoriali, prevista per l'1 giugno, c'è uno slittamento di 15 giorni. Ritardi che si stanno registrando in tutta Italia, anche più consistenti rispetto ai 15 giorni dell'Asl di Lecce, motivati dal fatto che spegnere il motore è facile, riaccenderlo è operazione più complessa.

Dunque, dal 15 giugno i Cup potranno fissare gli appuntamenti per i codici D (Differita, visite entro 30 giorni ed esami diagnostici entro 60) e P (Programmata, da erogare entro 6 mesi). I codici U (Urgente, entro 72 ore) e B (Breve entro 10 giorni) sono sempre stati garantiti, anche durante il blocco delle attività sanitarie, e continuano ad essere erogati. La riapertura delle agende è subordinata al rispetto delle precauzioni anti Covid. Anche negli ambulatori, come già avviene per i codici U e B, saranno osservate rigide misure di distanza fra le persone, igiene delle mani e mascherine. Anche i privati accreditati hanno ripreso l'attività e, una volta che avranno esaurito il budget, il dg Rollo è pronto ad acquistare prestazioni se la mole sarà tale da richiedere prestazioni aggiuntive. Con la ripresa piena delle attività sanitarie la Asl riprenderà a fare gli screening e in particolare quello per il tumore del colon retto che ha avuto una sfortunata partenza, visto che era stato avviato da pochi mesi. Pian piano si torna alla rituale quotidianità, dunque.

La corsa del coronavirus pare essere decisamente rallentata anche a Brindisi e la ripresa è ufficialmente cominciata quasi su tutti i fronti. Tra le attività che certificano in maniera più emblematica il graduale ritorno all'ante coronavirus ci sono gli ambulatori del servizio sanitario locale che, come comunicato dall'Asl, hanno ripreso nei giorni scorsi il calendario di appuntamenti e visite interrotto nei mesi dell'emergenza. L'azienda, infatti, ha elaborato nelle scorse settimane la riprogrammazione delle attività ambulatoriali, sospese per le criticità determinate dal Covid. Il piano fa seguito alle disposizioni della Regione Puglia sulla ripresa graduale delle attività.

«Gli utenti che hanno prenotazioni attive dal 9 marzo scorso specificano dall'Asl - sono contattati da operatori dell'Asl per confermare la volontà di eseguire la prestazione e concordare un nuovo appuntamento. L'azione di recall riguarda le prestazioni già prenotate con codice D (differita, da eseguire entro 30 giorni per le visite ed entro 60 giorni per gli accertamenti specialistici) e P (programmata, senza priorità)». Le prestazioni con codice U (urgenti), B (breve), 048 (malattia oncologica) e le prestazioni ostetriche, invece, sono state regolarmente effettuate anche durante la fase di emergenza.

«Per quanto riguarda i prelievi di sangue prosegue la nota dell'Asl -, a Brindisi è stato potenziato il centro dell'ex ospedale Di Summa che è in grado di eseguire fino a cento prelievi al giorno. Inoltre sono in fase di riattivazione anche i day service».
L'accesso agli sportelli del Cup, il centro unico prenotazioni, in questa fase di recupero dei servizi, è riservata solo al pagamento del ticket relativo a prestazioni urgenti di pazienti che non hanno esenzione.

Nelle scorse ore un problema tecnico ha interrotto momentaneamente l'attività di pagamento dei ticket allo sportello ma, come confermato dall'azienda, chi si è recato al Cup ha ottenuto una ricevuta provvisoria che ha permesso la prosecuzione delle attività.
Finché il sistema non riprenderà a pieno regime, inoltre, saranno prenotabili solo le prestazioni con codice U e B tramite le seguenti modalità: con una chiamata al numero 800 888 388 del call center attivo solo da rete fissa dalle 8 alle 19; con una chiamata al numero 080 9181603 del call center attivo da rete fissa e da cellulare dalle 8 alle 19; con una chiamata al numero fisso 0831 537700 dalle 7.30 alle 14 e dalle 15 alle 18, dal lunedì al venerdì, e il sabato dalle 7.30 alle 12.30; recandosi nelle farmacie della provincia durante l'intero orario di apertura; consultando il portale aziendale dell'Asl di Brindisi, navigando dal menù principale la sezione Servizi online e collegandosi al link https://www.sanita.puglia.it/web/asl-brindisi per le disdette e il pagamento del ticket.

L'Asl, dopo aver fornito le informazioni utili all'utenza che tornerà a interfacciarsi con gli ambulatori, ha ricordato alcune prassi che, nonostante la ripresa, bisogna mantenere per evitare una nuova impennata dei contagi da Coronavirus che, è bene ricordare, non è sparito dalla circolazione. «Rimangono, anche nella fase 2 dell'emergenza, alcune restrizioni per la limitazione del rischio di contagio: l'accesso alle strutture sanitarie è consentito solo a chi ne ha effettiva necessità; l'accesso non è consentito agli accompagnatori, fatta eccezione per minori, disabili, utenti fragili, non autosufficienti e persone con difficoltà linguistiche-culturali, nel qual caso è consentito l'accesso a un solo accompagnatore; l'adozione di tutte le precauzioni (distanziamento sociale, igiene delle mani, uso di dispositivi di protezione individuale). L'Asl è impegnata nel garantire accessi e percorsi protetti, compresa l'attività di pre-triage telefonico e nel giorno della prestazione all'ingresso di ogni struttura».
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