Vaccino antinfluenzale, dosi disponibili da fine ottobre

Farmaci in distruzione ai medici di base dal 21 ottobre

Vaccino antinfluenzale, dosi disponibili da fine ottobre
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Domenica 17 Ottobre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17:22

Non solo vaccini anti-Covid. La Puglia è pronta a partire anche con la vaccinazione antinfluenzale. L’arrivo delle prime forniture di farmaci prenotati dalla Regione è già stato fissato al prossimo giovedì 21 ottobre. E la distribuzione ai medici di base sarà avviata dal giorno successivo, venerdì 22. A somministrare i farmaci saranno, infatti, i camici bianchi. La fornitura complessiva quest’anno è pari a un milione e 600 mila dosi: 500mila in più rispetto a quelle opzionate lo scorso anno. Una maggiore disponibilità di vaccini che dovrebbe scongiurare il rischio di rimanere a secco do dosi. Proprio come accadde lo scorso anno. Nel 2020, infatti, la disponibilità totale dei vaccini in Puglia non fu sufficiente a coprire le richieste. E ciò anche a causa della mancata consegna di un lotto da parte di un’azienda farmaceutica. 

Medici di base in campo: agende per le prenotazioni da fine ottobre

Quest’anno tuttavia, con a disposizione mezzo milioni di dosi in più e una scorta di farmaci pari a circa un terzo della popolazione residente, l’assessorato regionale alla Sanità di Pier Luigi Lopalco e il Dipartimento di Prevenzione diretto da Vito Montanaro puntano a dare copertura principalmente a tutte le persone fragili, agli anziani e chi è affetto da patologie croniche. Ma secondo quanto riportato nella determina dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) pubblicata ieri in Gazzetta ufficiale, “il vaccino antinfluenzale è raccomandato per tutti i soggetti a partire dai 6 mesi di età che non hanno controindicazioni al vaccino”. E le prime scorte in Puglia arriveranno il 21 ottobre, come si diceva. E la distribuzione ai medici di base inizierà dal giorno successivo attraverso la rete degli hub aziendali con un cronoprogramma che sarà comunicato ai camici bianchi. La comunicazione è arrivata nella giornata di ieri dalla Asl di Bari alle organizzazioni sindacali mediche durante una riunione. La distribuzione, secondo quanto riferisce la Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale), avverrà in tre tranche entro i primi 15 giorni di novembre. In sede di confronto le organizzazioni hanno chiesto, comunque, di garantire fasce orarie di ritiro flessibili e una equa distribuzione nel quantitativo e nella proporzione della tipologia di vaccino.
E ancora, rispetto allo scorso anno analoghe saranno le modalità di prenotazione e somministrazione. Tutti i pugliesi che intendano vaccinarsi contro l’influenza, a partire dall’ultima settimana di ottobre potranno prenotare la dose attraverso i medici di famiglia. La somministrazione dei medicinali spetta, infatti, ai camici bianchi. «Chi intende vaccinarsi dovrà comunicare la sua volontà al medico di base - ha anticipato nelle scorse settimane il segretario regionale della Fimmg Donato Monopoli - Una volta ricevuta la fornitura di dosi da parte, saranno gli stessi medici a richiamare gli assistiti per fissare la seduta di vaccinazione in ambulatorio». 
Quest’anno, tuttavia, durante la stessa seduta di vaccinazione ai pugliesi sarà garantita la co-somministrazione del farmaco antinfluenzale e del vaccino anti-Covid.

Non basta. 

Vaccini anti-Covid: più indecisi tra i pugliesi in fascia 30-39 anni

Ai medici di base dovrebbe essere garantita la possibilità di somministrare ai propri assistiti anche la terza dose anti-virus. Richiamo al quale potranno sottoporsi tutti gli over60 nati prima del 31 dicembre 196 purché abbiano concluso il ciclo di vaccinazione tra marzo e aprile. E tra la platea dei cittadini over60 nei mesi scorsi l’adesione alla campagna vaccinale è stata quasi totale:dal 96% dei pugliesi tra 60 e 69 anni a oltre il 99% degli over 80. 
Di contro, la fascia di età con più “indecisi” resta quella tra i 30 e 39 anni: il 18,34% dei cittadini, infatti, non ha ancora ricevuto nemmeno una dose. E a rilevarlo è il rapporto settimanale della struttura commissariale. Diverso è il discorso per i giovani tra i 12 e 19 anni, per i quali - fatta eccezione per 18enni e 19enni - è necessaria anche l’autorizzazione dei genitori: in questo target i non vaccinati rappresentano il 23,08% del totale. Tra 20 e 29 anni, ancora, il 16,2% non si è sottoposto alla somministrazione. E tra 40 e 49 anni la percentuale scende al 14,15%. Tra 50 e 59 anni i non immunizzati sono l’11,39% del totale. 

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