Unisalento nel team europeo di "Euclid": la missione a caccia di materia oscura nello spazio

Unisalento nel team europeo di "Euclid": la missione a caccia di materia oscura nello spazio
di Paola ANCORA
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Martedì 4 Luglio 2023, 05:00

Tutti sotto lo stesso cielo. A scrutare fattezze, misteri e possibilità dell’Universo nel quale viviamo sarà anche un gruppo di ricercatori di Astrofisica dell’Università del Salento, parte integrante del team di ricerca e sviluppo della missione “Euclid” dell’Agenzia spaziale europea (Esa). Il satellite Euclid, appunto, è stato lanciato verso lo spazio sabato scorso, su un razzo SpaceX Falcon 9 dalla Cape Canaveral Space Force Station in Florida, alle 17.12 ora italiana. L’obiettivo è importante: mappare l’universo e aiutarci a comprendere la “materia oscura” e l’“energia oscura” e, quindi, a rispondere alla domanda: di cosa è fatto l’Universo? Non un film fantasy, come pure potrebbe sembrare dalla suggestiva denominazione dei due misteriosi oggetti di studi e ricerche, ma una missione degna di questi Ulisse moderni – missione che riunisce studiosi da tutto il mondo - là dove le colonne d’Ercole da oltrepassare, oggi, sono i confini della materia visibile e conosciuta, oltre il firmamento cui volgiamo lo sguardo e il cuore affidandogli i nostri sogni. 
Dopo il lancio e il distacco dal razzo, il Centro europeo per le operazioni spaziali dell’Esa di Darmstadt, in Germania, ha confermato l’acquisizione del segnale di Euclid dalla stazione di terra di New Norcia in Australia. «Il successo del lancio di Euclid segna l’inizio di una nuova impresa scientifica che ci aiuterà a rispondere a una delle domande più affascinanti della scienza moderna» ha dichiarato il direttore generale dell’Esa, Josef Aschbacher. «La missione Euclid è stata resa possibile grazie alla leadership dell’Esa, all’impegno e alle competenze di centinaia di istituzioni industriali e scientifiche europee e alla collaborazione con partner internazionali. La ricerca di risposte a domande fondamentali sul cosmo è quello che ci contraddistingue come esseri umani.

E, spesso, è quello che guida il progresso della scienza e lo sviluppo di nuove tecnologie potenti e di vasta portata. L’Esa si impegna a espandere le ambizioni e i successi dell’Europa nello spazio per le generazioni future».

La missione

Il gruppo UniSalento è coinvolto da molti anni in questa missione, con la responsabilità della scrittura e del mantenimento dei software di riconoscimento di tutti gli oggetti “vaganti” nel nostro Sistema solare: gli scienziati dell’ateneo pugliese, infatti, guidano un team di ricerca che coinvolge tra gli altri l’Esa, l’Osservatorio Astronomico di Nizza e l’Università di Helsinki. Ci si aspetta di osservare oltre 150mila nuovi oggetti prossimi alla Terra o situati all’estrema periferia del Sistema Solare, così da poterne studiare le caratteristiche dinamiche e fisiche. Della missione e delle attività del gruppo di Astrofisica di Unisalento, si parlerà in un seminario organizzato dal Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi”, in programma per oggi alle 17 nell’aula M0 del Collegio “Fiorini”, al complesso Ecoteke. Si potrà anche seguire online al link  https://infn-it.zoom.us/j/89968392194?pwd=cWo3R05vak1NcmFTdTdkN0FTcmhFdz09. Saranno proiettate le riprese del lancio del satellite Euclid e si svolgeranno tre seminari divulgativi con una panoramica delle attività scientifiche condotte dalla missione Euclid e una descrizione del contributo italiano e di UniSalento.
Euclid, insomma, osserverà miliardi di galassie distanti fino a 10 miliardi di anni luce per creare la più grande e accurata mappa 3D dell’Universo, in cui la terza dimensione rappresenta il tempo stesso. La mappa dettagliata della forma, della posizione e del movimento delle galassie rivelerà poi come la materia è distribuita su distanze immense e come l’espansione dell’Universo si sia evoluta nella storia cosmica, consentendo agli astronomi di dedurre le proprietà dell’energia e della materia oscura. Un enigma che tiene vivo il fuoco del sapere dalla notte dei tempi.

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