Trivelle, anche Transunion fa le valige: non trivellerà nel golfo di Taranto

L'istanza presentata dalla società nel golfo di Taranto
L'istanza presentata dalla società nel golfo di Taranto
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Martedì 8 Marzo 2016, 20:12
Anche Transunion Petroleum abbandona e decide anche di lasciare l'Italia. La società ingliese aveva presentato un'istanza per cercare il petrolio nel golfo di taranto ma in un tratto molto vicino alla costa. Dopo il rigetto della parte residua delle istanze di permesso presentate dalla società, sulla base delle nuove norme della legge di Stabilità, che fissa un limite di 12 miglia per le nuove attività di prospezione, è la terza multinazionale a tirarsi indietro. Diversamente  da Petroceltic alle isole Tremiti, che rispettava le 12 miglia ma era stata accolta dalle polemiche, e da Shell Italia, che pure ha perso interesse all'area, nel caso di Transunion la iperimetrazione avrebbe giocato un ruolo chiave, anche al largo della Sicilia.

La società inglese ha infatti rinunciato alle ricerche di gas e petrolio nel Golfo di Taranto e nel Canale di Sicilia.
A darne notizia è il Bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse (Buig) che da qualche mese sta riservando varie sorprese: «Il direttore generale per la sicurezza dell’approvvigionamento e le infrastrutture energetiche ha disposto il rigetto della parte residua delle istanze di permesso di ricerca, presentate dalle Società Transunion Petroleum Italia».  In totale sono 27 le istanze riviste dal Mise in attuazione della nuova normativa.
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