Terza dose ai fragili, in Puglia si comincia lunedì. Partono le chiamate delle Asl

Terza dose ai fragili, in Puglia si comincia lunedì. Partono le chiamate delle Asl
di Paola COLACI
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Martedì 14 Settembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 09:53

Terza dose anti-Covid, si comincia lunedì. La Puglia non perde tempo: la data cerchiata in rosso sul calendario per l’avvio della campagna di somministrazione del “booster” è quella del 20 settembre. In linea, dunque, con Lazio, Emilia Romagna e Piemonte. E nel rispetto delle previsioni del ministro della Salute Roberto Speranza e del commissario straordinario per l’emergenza Francesco Figliuolo. «Cominciamo lunedì» ha dettato il timing nelle scorse ore l’assessore regionale alla Sanità Pier Luigi Lopalco. E le Aziende sanitarie si stanno già attivando: dalle prossime ore partiranno, infatti, le chiamate per programmare le agende di prenotazione. 

Priorità a pazienti trapiantati e oncologici: agende su chiamata delle Asl

In priorità, secondo le indicazioni di Aifa e del ministero della Salute ci sono i soggetti immuno-compromessi ai quali sono state già somministrate le prime due dosi di vaccino.

Pazienti trapiantati e oncologici, innanzitutto. Poi si procederà con gli altri segmenti di maggiore fragilità: ospiti delle Rsa, over 80 e personale sanitario. Del resto quasi tutti gli esperti sono ormai concordi nel ritenere che a distanza di 6-7 mesi dall’ultima dose di vaccino, la protezione contro il virus cala e si rende necessario riattivarla. Soprattutto per i pazienti più fragili. «Ora attendiamo la circolare del ministero della Salute con le specifiche dei soggetti con fragilità immunitaria dai quali partire - ha aggiunto Lopalco - Ma ormai è certo che si comincerà dai pazienti immuno-compromessi». I soggetti trapiantati in cura nei centri pugliesi, innanzitutto. Ma anche i pazienti oncologici, «per i quali già a partire dalle prossime ore le Asl avvieranno la fase della chiamata attiva per programmare le agende di somministrazione» ha confermato l’assessore. «A metà della settimana la cabina di regia regionale si riunirà per fare il punto sulla platea dei pazienti da vaccinare e sui dettagli organizzativi» ha specificato l’epidemiologo. Poi ha aggiunto: «Anche se la macchina delle vaccinazioni in regione è già ampiamente rodata. Saranno i centri di cura a prendere in carico la somministrazione della terza dose». Ma sarà attivato anche un servizio “a domicilio” per quei pazienti che non sono in grado di deambulare. Ancora da definire nel dettaglio il numero delle somministrazioni: in base a una prima stima delle banche dati delle Asl, i pazienti fragilissimi per i quali si rende necessario il richiamo in tutta la regione superano le 200mila unità. «Ma anche se il numero dovesse essere superiore - ha garantito l’assessore regionale alla Sanità - comunque non avremo problemi a garantire le somministrazioni. Le dosi non mancano e le forniture a disposizione ci garantiscono di poter procedere in maniera spedita. Ma anche dal punto di vista logistico gli hub sono a regime».

In attesa più di 600mila fragili. Poi tocca a over 80 e ospiti delle Rsa

Insomma, la macchina pugliese delle vaccinazioni è già tarata. E lo stesso modello sperimentato durante la prima fase della campagna vaccinale con buona probabilità verrà riproposto anche a partire da ottobre quando la somministrazione della terza dose sarà estesa a fragili, over 80 e ospiti delle Rsa. Una platea di circa 600mila pugliesi, stando agli elenchi dei vaccinati delle Asl.  In relazione aiu fragili, sono 306mila i cicli di vaccinazione completati dalla Asl di Bari e altri 100mila dalla Asl di Lecce, a cui si sommano le 25mila somministrazioni effettuate dalla Asl di Brindisi e dedicate a pazienti “estremamente fragili” al di sotto dei 60 anni. E sempre nel Brindisino, altre 48mila vaccinazioni sono state effettuate dai medici di base a pazienti fragili. Rispetto ad anziani over 80 e ospiti delle Rsa, ancora, nel primo target rientrano 272.957 soggetti e nella seconda fascia altri 20.241 cittadini. Terza dose che sarà somministrata anche alle 140mila unità di personale sanitario che in Puglia hanno ormai hanno concluso il primo ciclo vaccinale da oltre sei mesi.
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