Puglia, Rt sotto controllo. Spostamenti tra regioni a partire da mercoledì

Puglia, Rt sotto controllo. Spostamenti tra regioni a partire da mercoledì
di Vincenzo DAMIANI
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Sabato 30 Maggio 2020, 08:18 - Ultimo aggiornamento: 09:51

Dal governo arriva l'ok: gli spostamenti tra le regioni saranno possibili da mercoledì 3 giugno. La decisione è arrivata dopo la lettura del quadro epidemiologico nazionale in cui risulta che al momento in Italia non vengono riportate situazioni critiche relative all'epidemia di Covid-19. La Puglia è sicuramente tra le Regioni in cui la situazione è sotto controllo. Dal report, in ogni caso, era partito un invito alla prudenza L'incidenza dei casi - era stata la conclusione - rimane molto eterogenea nel territorio nazionale perché in alcune Regioni il numero dei contagi è ancora elevato denotando una situazione complessa ma in fase di controllo. Nelle pagelle settimanali (18-24 maggio) del ministero della Salute e dell'Istituto superiore della Sanità i dati sembrano rasserenare sull'andamento dell'epidemia di coronavirus in Italia, ma allo stesso tempo ministero e Iss invitano alla cautela in vista della riapertura delle regioni che potrebbe esserci il 3 giugno.

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Nella giornata di ieri era stata anche ventilata l'ipotesi di rinviare le riaperture di una settimana. In serata, la conferma sulle riaperture è arrivata dal ministro della Salute Roberto Speranza al termine del vertice convocato dal premier Giuseppe Conte con i capi delegazione della maggioranza. «Il decreto legge vigente prevede dal 3 giugno la ripresa degli spostamenti infraregionali e al momento non ci sono ragioni per rivedere la programmata riapertura degli spostamenti», ha sottolineato ribadendo però che da qui a martedì continuerà ad essere monitorato l'andamento della curva.

Per quanto riguarda la Puglia, per la terza settimana consecutiva la pagella è positiva: l'indice Rt si attesta a 0.62 quindi inferiore al limite di 1; l'incidenza è al sotto della soglia di allarme, 1.89 casi ogni 100mila abitanti. L'indice Rt misura il tasso di contagiosità dopo l'applicazione di misure per contenere la diffusione del virus, come limitazioni alla mobilità, obbligo di dispositivi di protezione. Se l'indice è 1 ogni malato può infettare una persona; se è pari a 2 ne potrà infettare 2, e così via. Quando è inferiore a 1 la diffusione del virus è in fase calante. L'unico Rt molto elevato è quello del Molise, pari a 2.2, quelli al limite sono quello del Friuli (0.9) e Umbria (0.94). Ma l'indice Rt non è l'unico parametro per valutare la situazione epidemiologica, ce ne sono 21.

Ad esempio, viene presa in considerazione anche l'incidenza: la Lombardia registra un valore pari a 16,68 per 100mila residenti, tra i più alti. L'incidenza settimanale scrivono nel report ministero e Iss - rimane molto eterogenea nel territorio nazionale. In alcune Regioni il numero di casi è ancora elevato denotando una situazione complessa ma in fase di controllo. In altre il numero di casi è molto limitato. Si raccomanda pertanto cautela specialmente nel momento in cui dovesse aumentare per frequenza ed entità il movimento di persone sul territorio nazionale. Per quanto riguarda gli ospedali, non si registrano segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali ospedalieri sul territorio nazionale, si legge. Si osservano è scritto ancora nella relazione - livelli di resilienza in miglioramento. Nel Paese continuano ad essere rafforzate a livello regionale politiche di testing e screening in modo da identificare il maggior numero di casi realizzando azioni di isolamento e quarantena/monitoraggio dei contatti stretti (ovvero realizzando la strategia test - track - trace).

Nonostante questo abbia aumentato la sensibilità dell'accertamento diagnostico, nella pressoché totalità delle Regioni e Provincie Autonome il trend settimanale dei nuovi casi diagnosticati per data di diagnosi/prelievo è in diminuzione e gli indici di trasmissibilità (Rt) sono al di sotto di 1. Iss e ministero tranquillizzano anche sul caso Molise: Per quanto riguarda la stima dell'Rt, si sottolinea che quando il numero di casi è molto piccolo alcune Regioni possono avere temporaneamente un Rt1 a causa di piccoli focolai locali che finiscono per incidere sul totale regionale, senza che questo rappresenti un elemento preoccupante. In conclusione, secondo Iss e ministero le misure di lockdown in Italia hanno effettivamente permesso un controllo dell'infezione; la situazione attuale, relativa all'inizio della prima fase di transizione, è complessivamente positiva. Permangono segnali di trasmissione con focolai nuovi segnalati che descrivono una situazione epidemiologicamente fluida in molte Regioni italiane.

Questo richiede il rispetto rigoroso delle misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l'igiene individuale e il distanziamento fisico. «Il ministero raccomanda di continuare a rafforzare i servizi territoriali per la prevenzione per fronteggiare eventuali recrudescenze epidemiche.

I dati del monitoraggio sono incoraggianti. I sacrifici importanti del lockdown hanno prodotto questi risultati. Dobbiamo continuare sulla strada intrapresa con gradualità e cautela», ha concluso Speranza.

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