Puglia, il principe William non sa dove sia. Ed è polemica: «Per promuoverla la Regione paga una consulente»

Puglia, il principe William non sa dove sia. Ed è polemica: «Per promuoverla la Regione paga una consulente»
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Lunedì 8 Maggio 2023, 18:49 - Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 16:52

“Where is Puglia?”. La frase pronunciata dal Principe William, dopo un sorriso, provoca anche qualche mal di pancia. A parte la simpatia dell'invito rivolto al principe a visitare la Puglia da parte di due ragazze pugliesi, fa riflettere il fatto che, nonostante il successo della regione come meta turistica, il principe si domandi dove sia mai questa terra che dovrebbe visitare. A differenza del fratello Harry, infatti, William non è mai stato in Puglia. L'ha mancata per un soffio: anche lui era stato infatti invitato a un matrimonio celebrato qualche anno a fa a Monopoli, a cui partecipò il principe Herry, ma diede forfait.

Il principe Harry ospite ad un matrimonio a Monopoli

E dalle riflessioni alla polemica politica il passo è breve, come fa notare il deputato di Forza Italia Andrea Caroppo.

«Uno scambio di battute piacevole e simpatico - scrive Caroppo - quello avvenuto tra due amiche tarantine e il Principe William in occasione dell’incoronazione del Re Carlo, dove le ragazze pugliesi hanno fatto conoscere all’erede al trono inglese la nostra bellissima Regione.

Un siparietto che ha fatto subito il giro del web ottenendo così grande visibilità. Non c’è che dire: noi pugliesi abbiamo davvero una marcia in più. Folclore a parte, però, il video ci induce a una riflessione su quanto ancora ci sia da fare per far conoscere la nostra Regione nel mondo e sull’attività di promozione turistica regionale targata Emiliano».

L'ambasciatrice pugliese in UK


«“Dov’è la Puglia?”, chiede il Principe William. Eppure gli inglesi - continua Caroppo - dovrebbero conoscere bene la nostra Regione visto che ambasciatrice della Puglia nel mondo è proprio Annunziata Dell’Olio, detta Nancy, la presunta reginetta dei tabloid inglesi, nominata nel 2019 da Michele Emiliano con un contratto da 6.000 euro al mese prorogato anche in piena pandemia nel 2021. “Giudicatemi dai risultati” esclamò appena nominata la Dell’Olio: beh a giudicare dai risultati direi che Emiliano e la signora meritino proprio una sonora bocciatura e che urga, prima che sia troppo tardi, una radicale revisione delle politiche regionali in materia», conclude Caroppo.

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